Sedicenne in vacanza aggredito
e derubato: «Lasciamo il Cilento»

Sedicenne in vacanza aggredito e derubato: «Lasciamo il Cilento»
di Carmela Santi
Lunedì 15 Agosto 2022, 06:25 - Ultimo agg. 07:58
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Un ragazzo di 16 anni aggredito e derubato da un branco di giovani al porto di Agropoli. La famiglia in vacanza nella nota località balneare presenta denuncia e decide di lasciare subito il comune costiero del Cilento. È accaduto nella notte dell’11 agosto. Vittima un ragazzo del napoletano, in villeggiatura ad Agropoli con i genitori. Il 16enne giovedì sera era uscito con un amico, entrambi stavano camminando nei pressi del porto cittadino quando il giovane turista è stato aggredito e derubato da altri ragazzi.

L’episodio, su cui ora indagano i Carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal comandante Fabiola Garello, si è verificato intorno all’1:30. Stando alle ricostruzioni il giovane e l’amico stavano passeggiando quando si sono accorti di essere seguiti da tre ragazzi, forse coetanei. Inutile il tentativo di fuggire poiché ai tre ragazzini a piedi si sarebbero aggiunte altre quattro persone in motorino. Queste, una volta raggiunto il 16enne, lo avrebbero aggredito con calci e pugni, utilizzando anche i loro caschi. Prima di andare via avrebbero rubato una collanina d’oro che indossava al collo. Per il giovane è stato necessario ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso. Successivamente è stata formalizzata una denuncia presso la stazione Carabinieri di Agropoli.

Indignati ed arrabbiati i genitori del ragazzo, spaventati soprattutto per quelle che sarebbero potute essere le conseguenze dell’episodio. Il figlio fortunatamente non è stato ferito. Ma quanto è accaduto è di una gravità assoluta. Dal napoletano erano arrivati ad Agropoli per qualche giorno di relax, invece sono stati vittima di un assurdo episodio di violenza. «Non si è trattato di un litigio tra ragazzi - dice il papà del giovane, visibilmente rammaricato - ma di una aggressione gratuita ad opera di ladri delinquenti». Ed aggiunge: «Tutto è accaduto sotto gli occhi della gente. Nel tratto tra la prima sbarra del parcheggio e il chiosco Rosa dei Venti, dove c’è il guardiano dei pontili, la vigilanza privata, la sede della Guardia Costiera, decine di telecamere ed era pieno di passanti e persone sedute sulle panchine. Nessuno ha visto e nessuno è intervenuto. Abbiamo passato la mattinata tra ospedale e carabinieri». Un incubo per la famiglia partenopea che subito dopo aver presentato denuncia ha deciso di proseguire altrove le vacanze. 

«Non potevamo restare - aggiunge il papà - peccato ma abbiamo dovuto salutare la bellissima Agropoli per continuare la nostra vacanza altrove, ma gli agropolesi devono sapere cosa accade nella loro città».

Purtroppo da tempo si segnalano episodi di violenza al porto. «Una vergogna - lamenta un cittadino - sono anni che succedono episodi simili. Ormai noi del posto subiamo senza dire niente, eppure ci sono tanti vigili. Ci vuole più responsabilità per il vivere civile, invece c’è solo arroganza e scostumatezza. Che deve fare il sindaco? Mettere una guardia per ogni persona? Occorrono leggi più severe». L’amministrazione comunale ha provato a rispondere istituendo un servizio di vigilanza privata. Sull’episodio di giovedì il primo cittadino Roberto Mutalipassi è intransigente: «Condanniamo fermamente il gesto ed esprimiamo vicinanza al ragazzo aggredito e alla sua famiglia. Agropoli non è abituata a vicende del genere, si tratta di un episodio che comunque ci fa innalzare il livello di attenzione affinché fatti del genere non si verifichino più. Confidiamo nel lavoro della Compagnia Carabinieri di Agropoli, diretta dal capitano Fabiola Garello, al fine dell’individuazione dei responsabili».

Nei giorni scorsi il sindaco ha preso parte anche all’incontro che si è svolto in Prefettura sollecitando un potenziamento di uomini e mezzi per garantire controlli e una maggiore sicurezza nella sua città. «Ho fatto mie le richieste di alcuni cittadini e associazioni di commercianti, ho chiesto, anche in virtù del notevole aumento della popolazione in questo periodo dell’anno, di implementare e potenziare la sicurezza su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione verso i punti nevralgici della movida». Intanto i carabinieri che hanno subito avviato le indagini starebbero chiudendo il cerchio sul branco che giovedì si è reso protagonista della violenza nei confronti del sedicenne. Già nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti sviluppi. 

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