Sequestrarono l'amante del padre:
condannate due sorelle a Palinuro

Sequestrarono l'amante del padre: condannate due sorelle a Palinuro
di Carmela Santi
Venerdì 8 Ottobre 2021, 06:25 - Ultimo agg. 19:05
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Rinchiusero l’amante del padre in un appartamento, la pestarono a sangue e le tagliarono anche ciocche di capelli. Condanna bis per le sorelle Maria e Veronica Di Vece di San Nicola di Centola.

Le due ragazze, di 29 e 24 anni, il 31 agosto del 2015 segregarono in un appartamento una consulente assicurativa di Maratea con la colpa di essere l’amante del padre. Entrambe, già condannate a 2 anni e 8 mesi di reclusione per minaccia, rapina e lesioni personali, sono state ora condannate ad altri sei mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, per sequestro di persona. Dopo la prima sentenza, emessa dal tribunale di Lagonegro, le due sorelle sono tornate sul banco degli imputati. Il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione per il reato di sequestro di persona ma l’avvocato Franco Maldonato, legale della donna, si era opposto evidenziando come la sua cliente fosse stata privata della libertà fisica per circa quattro ore. La richiesta fu accolta e le due sorelle, difese dagli avvocati Paolo Carbone e Pellegrino Napolitano, sono tornate in aula. Due giorni or sono la condanna emessa dal giudice del dibattimento Nicola Marrone. Maria e Veronica rinchiusero la donna nell’appartamento, le tolsero con la forza il cellulare e la pestarono violentemente causandole lesioni alla schiena alle gambe e al volto, le diedero dei morsi ad un braccio e infine le tagliarono i capelli. La 40enne riuscì a scappare approfittando di un momento di distrazione delle due. Non si perse di coraggio e denunciò tutto ai carabinieri.

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