Blitz dei vigili sotto i portici di Salerno,
sequestrate coperte a un clochard

Blitz dei vigili sotto i portici di Salerno, sequestrate coperte a un clochard
di Barbara Cangiano
Lunedì 3 Gennaio 2022, 06:10 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 09:07
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«Iniziamo il nuovo anno con una notizia che ci fa piombare nei momenti più bui dell’amministrazione salernitana. I vigili urbani hanno ripreso a sequestrare le coperte e gli effetti personali ai clochard nel tentativo di allontanarli dal centro cittadino per questioni di decoro urbano. Nell’esprimere la ferma condanna per un gesto così disumano, come associazione ci riproponiamo di vigilare per quanto possibile a tutela della dignità di persone indifese e innocue. È il testo del post denuncia con cui, attraverso Facebook, Rossano Daniele Braca, anima dell’associazione Venite Libenter, dal tempo attiva nel mondo del volontariato, ha stigmatizzato quanto accaduto ieri mattina al corso Vittorio Emanuele. Qui, da circa due mesi, sotto i portici dell’Ovs, staziona un giovane senza tetto di etnia curda di nome Naffu. Un ragazzo tranquillo, che trascorre le sue giornate a pregare e a chiacchierare con i residenti della zona che l’hanno immediatamente adottato. «È umile e molto sfortunato – racconta il ballerino Francesco Boccia, che abita a pochi passi dal luogo individuato dal clochard per ripararsi dal freddo – Qualche tempo fa gli rubarono un sacco a pelo e la Bibbia in turco. Abbiamo provveduto a dargli nuove coperte e, con un gruppo di amici, stiamo cercando di ordinare on line il testo a cui era tanto legato. Adesso la polizia municipale ha deciso di privarlo di tutti i suoi beni. Le temperature sono rigide e questo giovane non può certo restare in balia delle intemperie. Per questo gli ho immediatamente regalato un piumone e spero che l’amministrazione lo lasci in pace».

Lo stesso hanno fatto i volontari di Venite Libenter, che hanno caricato una macchina di indumenti ed altri generi di prima necessità per portargli assistenza. «Il ragazzo è andato una sola volta in un dormitorio – continua Braca – ma non si è trovato bene. Le regole sono troppo ferree. L’ingresso è consentito solo entro le 19, dopo non è più possibile né entrare né uscire e lui non riesce ad adeguars». Sul caso è intervenuta anche l’Aisp, associazione imprese Salerno e provincia: «Un gesto vergognoso paragonabile allo sciacallaggio.

Vorremmo ricordare all’amministrazione comunale che la nostra città è invasa di rifiuti. Microdiscariche, da blatte, da topi in villeggiatura sugli alberi del lungomare fatiscente. Speriamo in un immediato intervento delle istituzioni e del sindaco Vincenzo Napoli», si legge in una nota.

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Ma i fatti, secondo quanto precisa Palazzo di Città attraverso l’assessore alla Sicurezza Claudio Tringali, sarebbero andati diversamente. «Due vigilesse, su richiesta di un negozio di gioielleria, sono intervenute sul corso Vittorio Emanuele dove hanno trovato una persona che aveva collocato un giaciglio di fortuna (materasso ed addirittura una specie di comodino fatto di cartone) davanti all’ingresso dell’esercizio commerciale, arrecando in tal modo fastidio sia per l’accessibilità che per il decoro – spiega l’assessore – La polizia municipale ha invitato il signore ad allontanarsi e a spostare i propri effetti personali: l’uomo ha dunque messo le sue cose in sacchi di plastica. Quando gli hanno chiesto di esibire un documento, ha abbandonato tutto allontanandosi di fretta con il suo cane. A quel punto le vigilesse hanno recuperato i sacchi che hanno consegnato alla sezione motociclistica affinché fossero dati a Salerno Pulita. Non è vero pertanto che vi sia stato un atto di sequestro né tantomeno un gesto di disumanità. Da sempre la nostra città cerca di aiutare tramite il settore delle Politiche sociali, in rete con il mondo del volontariato, i più bisognosi». 

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