«Sguardi sul 900», la mostra fotografica
per mostrare la Salerno del dopoguerra

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Mercoledì 2 Marzo 2022, 14:01
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Uno sguardo sul passato attraverso la lente di ottocento negativi prodotti da Michele De Angelis, che hanno cristallizzato la bellezza di una Salerno prebellica prima che l'urbanizzazione le cambiasse il volto nel secondo dopoguerra. Venerdì alle ore 10, a Villa Lanzara-Del Balzo a Sarno, nel corso dell'appuntamento «Sguardi sul '900» sarà presentato l'archivio fotografico di Michele De Angelis e il recupero dei primi ottocento negativi su lastra di vetro. L'iniziativa - organizzata dal Museo didattico della fotografia, articolazione dell'associazione di promozione sociale Il Didrammo Aps, e dalla soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania - si avvale del patrocinio del Comune di Sarno e della società salernitana storia patria.

L'incontro sarà coordinato da Vincenzo Petrosino, presidente de Il Didrammo Aps-Mudif. Interverranno il sindaco del Comune di Sarno Giuseppe Canfora; il soprintendente archivistico e bibliografico della Campania Gabriele Capone; la storica dell'arte Emilia Alfinito; Michela Sessa della società salernitana di storia patria e Rosario Petrosino del laboratorio di restauro de Il Didrammo Aps. «Il fondo De Angelis è composto da 2.047 fototipi che contiamo di recuperare completamente entro la fine dell'anno - ha spiegato il presidente del mudif Vincenzo Petrosino - Il recupero dei primi ottocento negativi su lastra di vetro è stato possibile grazie al finanziamento del ministero della cultura tramite la soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania; il restante materiale verrà restaurato grazie all'intervento della Regione Campania e sarà reso pubblico nel corso di un convegno che si terrà a Salerno negli ultimi mesi dell'anno e a cui farà da corollario una mostra dedicata».

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«Ci è sembrato doveroso presentare il restauro dei primi ottocento negativi su lastra di vetro di De Angelis qui a Sarno, dove hanno sede i laboratori di restauro e conservazione dell'associazione Il Didrammo Aps - ha sottolineato Rosario Petrosino direttore Mudif e del laboratorio di restauro de Il Didrammo Aps - I primi 800 negativi sono di gelatina ai sali d'argento su vetro, di vari formati, e tra essi ve ne sono anche di quelli su supporto plastico.

Le foto documentano l'operato dell'ingegner De Angelis che, da fotoamatore, scattava delle fotografie al termine di ogni suo lavoro, lasciando così traccia del volto di Salerno nei primi decenni del '900 e regalandoci in eredità importanti documenti storici.

I negativi su lastra di vetro erano conservati in condizioni discrete, ma hanno comunque implicato un delicato lavoro come l'asportazione di collanti e sporcizia dall'emulsione sensibile o, come in numerosi casi, il consolidamento del supporto di vetro rotto o incrinato. Per le lastre rotte in più pezzi, si è proceduto all'assemblaggio in sandwich di vetro, ricostruendo il puzzle di tutti gli elementi. Tutte le lastre sono state pulite, utilizzando diverse tecniche, nel pieno rispetto della salvaguardia dei diversi materiali utilizzati». Il fondo è donato con atto privato al mudif su iniziativa delle nipoti dell'ingegnere, Lucia ed Emilia De Angelis e Emilia Alfinito.

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