Sistema Salerno, l'uomo forte delle coop
otte ore davanti al gip: verbale secretato

Sistema Salerno, l'uomo forte delle coop otte ore davanti al gip: verbale secretato
di Petronilla Carillo
Giovedì 14 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 12:04
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Ha parlato ininterrottamente per otto ore, solo con qualche breve pausa. Fiorenzo Zoccola, detto Vittorio, ha risposto a tutte le domande del gip Geraldina Romaniello e sarebbe andato anche oltre. Ad assisterlo, l’avvocato Michele Sarno. Iniziato come interrogatorio di garanzia, è proseguito come interrogatorio investigativo davanti ai pm, le prime domande sono state fatte direttamente dal procuratore capo Giuseppe Borrelli. È stato invece rinviato a lunedì prossimo l’interrogatorio di garanzia di Nino Savastano: uno slittamento richiesto dal suo legale di fiducia, l’avvocato Cecchino Cacciatore, che ha chiesto un po’ di tempo per visionare il fascicolo avuto tra le mani soltanto martedì sera a causa di un ritardo nella consegna degli atti giudiziari. Ed anche quello di Luca Caselli e degli altri indagati. 

In otto ore, comunque, Vittorio Zoccola avrà avuto di certo tanto da dire. Soprattutto avrà avuto modo di chiarire la sua posizione e di rispondere in maniera molto dettagliata alle domande del gip. Domande che, quasi certamente, avranno anche riguardato i rapporti che Zoccola aveva con il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, indagato in stato di libertà, e con i dirigenti amministrativi, Luca Caselli in primis.

Rapporti tanto stretti, leggendo i verbali che lo hanno condotto in carcere, a consentirgli di dire la propria anche in merito a chi non si «allineava» alle sue richieste. Come il caso di un manoscritto «rinvenuto in sede di perquisizione e apparentemente indirizzato al presidente della Regione Campania - scrive il gip nel provvedimento - nel quale definisce Roberto Nobile (un dirigente che lo avrebbe ostacolato in passato) come “il responsabile di tutti i mali”, al punto tale da lamentarsi del fatto che lo stesso ancora non fosse stato rimosso dai suoi incarichi». 

Del resto Zoccola, secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta avrebbe avuto anche un rapporto stretto con il consigliere regionale Franco Picarone (il quale, ricordiamo, non è indagato). Tra loro i due parlano anche di un«accordo di sangue» «riferito - scrive la Romaniello - alla forza del sodalizio, e testimonia lo stretto rapporto tra i due». Insomma, Vittorio Zoccola era ben inserito all’interno degli apparati politico-amministrativi salernitani. «Significativa dell’esistenza e della saldezza del vincolo associativo - si legge ancora nelle carte - è la constatazione di meccanismi di autodifesa che la assidua circolazione di informazioni tra i sodali è in grado di assicurare: appresa la notizia della pendenza di un procedimento penale, il sodalizio concorda ed attua strategie di difesa comune al fine di neutralizzare l’ evidente pericolo che potrebbe derivarne per l’intera organizzazione». L’influenza che che Vittorio Zoccola aveva su alcuni personaggi al Comune di Salerno si evince anche da una conversazione tra lui e il fratello Gerardo Zoccola, quest’ultimo coordinatore del settore gare di Salerno Pulita. Gerardo: «siccome mò mi ha chiamato il Presidente...». Vittorio: «Eh...». Gerardo: «Dice che voleva prevedere un terzo intervento con l’autobotte, e io gli ho detto «Presidente noi così la distruggiamo, la nostra, già sta lavorando 12 ore al giorno..., lui ha detto cerchiamo qualcuno, io ho detto mio fratello tiene la spazzatrice ad autobotte che sono proprio nuove...lui ha detto: io non posso trattare direttamente con lui facesse una proposta al Comune, se il Comune mi dice che la possiamo prendere, allora a me lo ha detto il Comune è quindi io la...». Vittorio: «ho capito ... va bene ...». Gerardo: «devi fare una richiesta al Comune,parla con chi devi parlare...». Vittorio: «va bene, ciao». Il riferimento è all’acquisto della spazzatrice che, secondo quanto è emerso dalle indagini della Squadra mobile, non sarebbe servita alla società in house del Comune. Del resto proprio a Salerno Pulita - secondo le accuse rivolte dalla procura - le coop gestite da Zoccola avrebbero tolto il lavoro con ulteriore aggravio delle spese sulle casse comunali. Dettaglio questo che emerge anche da alcuni appalti per la pulizia delle strade, più volte rinnovati. Compito, quello della pulizia stradale, proprio di Salerno Pulita. 

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