Gerardo Torre medico baluardo dei no vax,
solo una censura dall'Ordine di Salerno

Gerardo Torre medico baluardo dei no vax, solo una censura dall'Ordine di Salerno
di Aldo Padovano
Giovedì 3 Febbraio 2022, 06:25 - Ultimo agg. 18:45
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Solo una censura per il dottore Gerardo Torre. Il consiglio disciplinare dell’Ordine dei Medici di Salerno, dopo 5 giorni di attesa, ha sciolto le riserve ed ha deliberato solo una censura nei confronti del medico paganese. In sintesi, l’Ordine dei Medici di Salerno non ha preso nessuna decisione grave nei confronti del medico limitandosi, quindi, solo ad una dichiarazione di biasimo per il comportamento tenuto. Esclusa la sospensione, che di solito va da 1 a 6 mesi, o la radiazione dall’Albo, pene pesanti più volte paventate dal medico paganese e dal suo gruppo di fedayn. Nessuna condanna, quindi, per l’attività domiciliare svolta dal dottore Torre. Il procedimento disciplinare, infatti, non era stato avviato contro l’attività domiciliare come aveva voluto precisare anche il dottor Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno. Torre, dottore in medicina generale che per anni ha esercitato la professione su navi da crociera, è riuscito a prendere due piccioni con una fava: diventare baluardo per tutto il mondo no-vax e per partiti e movimenti di destra, da cui il dottore proviene, ed uscire indenne dal giudizio dell’ordine di appartenenza. Un risultato non scontato a cui ha lavorato in queste settimane l’avvocato Maria Grazia Cafisi, da sempre amica del medico paganese e sua collega in giunta ai tempi dell’ultima sindacatura di Alberico Gambino. 

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Torre, non presente nelle liste dei medici di base del distretto sanitario Pagani – Sarno e famoso soprattutto per le sue esuberanti battaglie politiche e per l’ipotetica costruzione di una mega statua dedicata a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, può continuare le sue visite domiciliari e la sua battaglia contro i protocolli diffusi dal Ministero della Sanità in questi ultimi due anni caratterizzati dal Covid-19. Una battaglia che ha trasformato il medico paganese in un vero e proprio baluardo per un’area enorme che in questi mesi si è apertamente schierata contro il green pass, contro le disposizioni del Ministero e contro i protocolli governativi su vaccini e terapie domiciliari. Un mondo, non solo provinciale o campano, che ha sposato a pieno il pensiero del dottore Torre. Lo scorso 28 gennaio a Salerno, poche ore prima dell’inizio dell’udienza presso l’Ordine dei Medici di Salerno, oltre 200 le persone che erano accorse sul lungomare Trieste per stringersi attorno al medico paganese. Durante l’assemblea pubblica erano intervenuti telefonicamente anche l’attore Enrico Montesano ed il giornalista Paolo Brosio, entrambi esponenti di spicco del mondo no-vax, oltre ai messaggi di solidarietà dei giorni precedenti pubblicati dal senatore Gianluigi Paragone, ex leghista ed ex grillino oggi presidente del partito sovranista “ItalExit”.

Un affetto, una stima ed una vera e propria propaganda politica tesa a premiare l’operatività del medico paganese, il quale ha affermato più volte di aver visitate oltre 3mila pazienti da inizio pandemia senza perderne nemmeno uno, anche se diverse sarebbero state le testimonianze contrarie sia da parte dei pazienti che da diversi operatori sanitari dell’Usca di Pagani. «È come San Giuseppe Moscati, ha salvato vite umane e mantenuto fede al giuramento di Ippocrate. È un esempio per tutti i medici del nostro territorio» si legge, invece, in uno dei volantini in difesa di Gerardo Torre diffusi sui social. Una difesa a spada tratta da parte di pazienti, sostenitori ed amici che aveva dato vita anche ad una petizione online condivisa sul sito “Petizioni.com”, all’interno del quale si trovano tantissime altre petizioni no-vax e no-greenpass. Nei giorni scorsi Torre aveva già promesso ai suoi fedayn di andare avanti nella sua battaglia, ringraziandoli per l’affetto dimostrato in queste settimane. «Un’ondata travolgente di bene che ha riscaldato il mio cuore e che mi da ancora più forza e convinzione per continuare su questa strada. Non so voi, ma io non mi fermo!». 

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