Spaccio nel «Bronx» Lamia:
24 pusher rischiano il processo

Spaccio nel «Bronx» Lamia: 24 pusher rischiano il processo
di Nicola Sorrentino
Sabato 2 Febbraio 2019, 06:55 - Ultimo agg. 07:07
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Per la procura Antimafia il quartiere del centro storico Lamia altro non era che la più grande piazza di spaccio della provincia. Ad ottobre, un blitz dei carabinieri generò 12 misure cautelari, ma oggi 24 rischiano il processo. È la richiesta della Dda di Salerno, con il giudizio chiesto per i coinvolti in quel «sistema» di spaccio sviluppato nel quadrilatero tra via Matteotti, via Astarita, via San Francesco e viale Trieste. 

Per anni è stata identificata anche come il territorio dei clan a Pagani. Gli imputati rispondono di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra loro capi, promotori, sentinelle e procacciatori. Con una, in particolare, ritenuta «contigua» al clan Fezza - D’Auria Petrosino. Il prossimo 6 marzo, il gip del tribunale di Salerno valuterà le accuse nei riguardi di tutti gli imputati, insieme alle richieste di riti alternativi. Ieri mattina, avvocati e magistrato hanno discusso l’udienza in termini interlocutori. Le misure cautelari richieste dall’Antimafia riguardarono Salvatore Di Maio, alias “Tore O’niro”, Vincenzo Pepe, Alfonso Belluno, Ciro Califano, Ivan Pepe, Salvatore Olivieri, Francesco Cacace, Giuliano Cacace, Gerardo Pepe, Roberto Califano, Francesco Martigiano e Carmine Ursolino. 
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