Liti condominiali continue, fino a quando l’imputato non decise di impugnare una pistola e sparare al suo vicino di casa, che mal sopportava. È stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione, con la scarcerazione in favore dei domiciliari, Francesco Garzillo, 59enne parcheggiatore della Nocera Multiservizi. L’uomo, difeso dall’avvocato Pietro Pasquali, ha patteggiato la sua pena per le accuse di tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni. I fatti risalgono all’11 dicembre scorso, in via Tito Lucrezio Caro, nel quartiere di Piedimonte. La vittima, che riuscì a salvarsi dopo essere stato operato in ospedale, era Francesco Canale, 58enne con precedenti penali e un passato nella Nco negli anni 80 a Nocera Inferiore. Stando alle indagini del sostituto procuratore Angelo Rubano, i due mal si sopportavano da lungo tempo.
IL PRELUDIO
Qualche mese prima, la vittima - come raccontò l’imputato - avrebbe aggredito Garzillo insieme ad altre due persone, intimandogli di abbassare il volume della radio che a suo dire era troppo alto.
Garzillo, dopo aver sparato, fece perdere le sue tracce. Si liberò della pistola, gettandola nelle acque del Solofrana. Fu poi raggiunto e arrestato dai carabinieri. L’intervento dei militari era stato sollecitato da alcuni condomini. Al giudice, Garzillo spiegò che non aveva intenzione di uccidere Canale, ma di essere arrivato al limite di sopportazione, specie dopo l’ultimo gesto minaccioso che a suo dire la vittima gli aveva riservato, durante un loro fugace incontro. Il clima ostile e di rancore maturato tra i due spinse, insomma l’imputato ad armarsi, con tanto di silenziatore, per intimorire il suo vicino. Al termine dell’indagine, l’imputato fu mandato sotto processo, che ha evitato con un patteggiamento in accordo con la Procura ad una pena di 4 anni e 8 mesi. Garzillo è stato poi scarcerato e sottoposto ai domiciliari.