Sparò all'ex amico culturista: per il Riesame non fu tentato omicidio

Sparò all'ex amico culturista: per il Riesame non fu tentato omicidio
di Nicola Sorrentino
Giovedì 19 Ottobre 2017, 14:52
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PAGANI. No al carcere per il culturista paganese Vincenzo Cascetta, accusato di aver sparato contro l’ex amico Pietrangelo Campitelli. Il tribunale del Riesame di Salerno ha rigettato l’impugnazione della Procura di Nocera Inferiore, che aveva ravvisato l’accusa di tentato omicidio chiedendo la massima restrizione. I giudici del Tribunale della Libertà hanno confermato gli arresti domiciliari già in atto, derubricando l’accusa in lesioni lievi per la prognosi ospedaliera non superiore ai quaranta giorni. Il processo per Cascetta, raggiunto da richiesta di giudizio immediato, comincerà il prossimo 22 novembre. L’accusa iniziale di tentato omicidio era già stata derubricata all’atto dell’interrogatorio di garanzia dal Gip. Cascetta fu arrestato e poi scarcerato dal Gip Alfonso Scermino, con la sostituzione della misura dei domiciliari. L’episodio incriminato risale alla fine del maggio scorso, quando un diverbio tra i due degenerò fino ad una serie di spari esplosi nei pressi di un bar, a causa di contrasti maturati negli ambienti dei bodybuilders. Agli atti dell’indagine ci sono le immagini delle telecamere interne ed esterne al locale dove avvenne l’episodio, che ne ricostruì la dinamica.

Da quella sequenza il giudice ragionò sul fatto che non vi fosse un intento omicida in Cascetta, con la pistola utilizzata a mò di difesa, dopo l'aggressione avvenuta nel bar tra i due. La stessa arma da fuoco fu puntata dall'indagato verso il basso. Il processo al momento comprende due ipotesi di accusa, le lesioni gravi e il tentato omicidio, mentre il Riesame ha individuato il reato di lesioni lievi. Vincenzo Cascetta è difeso dall'avvocato Giacomo Morrone. L’episodio avvenne nel primo pomeriggio di domenica 28 maggio, dopo un primo alterco in cui era coinvolta inizialmente anche una terza persona, istruttore di body-building. Cascetta, 38enne, fu accusato inizialmente di tentato omicidio per aver sparato contro Pietrangelo Campitelli, 45enne paganese, ricoverato in ospedale con lesioni derivanti da colpo d’arma da fuoco. Alla base di quel litigio, la convinzione da parte di una terza persona che Cascetta volesse riferire di un presunto giro di sostanze dopanti. 
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