Stupro al centro massaggi:
«Così il 17enne fu sottomesso»

Stupro al centro massaggi: «Così il 17enne fu sottomesso»
di Petronilla Carillo
Giovedì 25 Ottobre 2018, 06:35 - Ultimo agg. 06:50
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Hanno manipolato il ragazzo per fare sesso con lui, accompagnandolo, piano piano, verso la decisione di concedersi. E lo hanno fatto prima attraverso simulazioni con i pupazzi e poi con atti orali fino allo stupro di gruppo. Ma non solo. Hanno anche approfittato di un suo leggero deficit mentale per soggiogarlo psicologicamente. È stata una requisitoria molto dura quella del sostituto procuratore Elena Guarino per i tre uomini accusati delle violenze sessuali di gruppo consumate presso il centro massaggi di via Talamo a Cava de’ Tirreni. Pesanti anche le pene da lei richieste al gup Mariella Albarano la quale, dopo aver sentito anche le discussioni degli avvocati, emetterà la sentenza il prossimo mese di dicembre.

Il pm Guarino ha chiesto dieci anni per Giuseppe Alfieri, difeso dall’avvocato Arturo della Monica, nove per i suoi due complici, Simone Criscuolo e Salvatore Ultimo che hanno fatto richiesta di rito abbreviato. Nel collegio difensivo anche l’avvocato Francesco Rizzo mentre la parte civile, in sostegno del ragazzino, è rappresentata dall’avvocato Agostino Allegro. La pubblica accusa ha ieri sfoderato tutte le sue armi: documenti, tabulati telefonici e prove raccolte nel corso delle indagini. Prove, a sua detta incontrovertibili che dimostrano come, anche laddove ci siano lacune e contraddizioni nel racconto del giovane, i fatti si siano effettivamente verificati e le violenze subite. Il pm Guarino ha molto puntato anche sulle condizioni psicologiche del diciassettenne in una fase di crescita e di scoperta di sé, elementi che - a suo dire - sarebbero stati utilizzati a proprio favore dal gruppo.
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