Causarono suicidio con atti persecutori,
3 misure cautelari nel Salernitano

Causarono suicidio con atti persecutori, 3 misure cautelari nel Salernitano
Venerdì 4 Settembre 2020, 15:16
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I loro incessanti comportamenti persecutori, consistenti in minacce, offese in strada, pedinamenti e danneggiamenti, hanno portato al suicidio F.M., 43 anni, trovato annegato in mare a Salerno lo scorso 21 agosto. Ieri sera i Carabinieri della stazione di Giffoni Sei Casali hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare del divieto di dimora e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa emessa dal gip di Salerno, su richiesta della Procura salernitana, nei confronti di tre persone, di 64, 60 e 36 anni, tutte componenti dello stesso nucleo familiare, in quanto ritenute responsabili dei reati di concorso in atti persecutori e morte come conseguenza di altro delitto.

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Le indagini sono state avviate dai Carabinieri a seguito della querela presentata il 12 agosto scorso dai coniugi F.M., 43 anni, e S.O., 39 anni, nei confronti dei tre, loro vicini di casa, con i quali i rapporti si erano incrinati già dal 2015, quando era avvenuta una lite per una negata vendita di una stanza dell'immobile nel quale erano tutti residenti. Per questo motivo, nel corso degli anni, gli indagati avrebbero posto in essere incessanti comportamenti persecutori ai danni dei due coniugi, consistenti perlopiù in ripetute minacce, delazioni offensive in pubblica via, pedinamenti e danneggiamenti.

Tutto questo ha causato un perdurante stato d'ansia e di profonda prostrazione psichica che ha indotto F.M. a togliersi la vita per cause riconducibili a questa vicenda, come da lui stesso ampiamente palesato in una accorata lettera manoscritta, successivamente trovata nella sua auto, e nella quale sviscerava tutte le paure ed ansie provocate dai tre vicini di casa. La vicenda denunciata dai coniugi era stata anche confermata nelle informazioni delegate ai Carabinieri e dall'attività investigativa svolta.

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