«Figlio bocciato, colpa dei bulli»:
ma il Tar smentisce i genitori

«Figlio bocciato, colpa dei bulli»: ma il Tar smentisce i genitori
di Nico Casale
Domenica 16 Settembre 2018, 06:35 - Ultimo agg. 08:16
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Italiano, inglese, storia, geografia, matematica e fisica: insufficiente. Il «sei» in informatica, scienze, disegno, storia dell’arte e scienze motorie non bastano a salvarlo. L’alunno deve ripetere il primo anno del liceo scientifico statale. È il 13 giugno scorso quando i genitori del ragazzo, leggendo i risultati di fine anno affissi all’albo dell’istituto, scoprono della bocciatura del figlio, votata all’unanimità dai suoi professori. L’incredulità lascia, ben presto, il campo alla voglia di avere giustizia.

Perché, secondo mamma e papà, vi sarebbero violazioni che avrebbero condizionato il giudizio del figlio da parte degli insegnanti. Quattordici, per la precisione, sono i motivi contenuti nel ricorso presentato al Tar di Salerno con cui chiedono, tra l’altro, l’annullamento di tutti gli atti della scuola che hanno portato alla bocciatura e che venga accertato il risarcimento del danno. I giudici di largo San Tommasino sono, però, di tutt’altro avviso. E respingono, con sentenza, il ricorso condannando i ricorrenti al pagamento di duemila euro per le spese di giudizio. I genitori sostengono che la scuola «non avrebbe tenuto conto degli episodi di bullismo, e delle relative conseguenze psicologiche, avvenuti nel corso dell’anno scolastico nei confronti dell’alunno». Sul punto, il collegio giudicante, definendo la tesi «generica», rileva che non vi è «stata alcuna denuncia di episodi di bullismo, che avrebbero necessariamente attivato i relativi accertamenti». Per di più, «non risulta che vi sia stata la segnalazione di episodi di bullismo a singoli insegnanti».
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