Tasse e multe non pagate a Nocera Inferiore, buco da 80 milioni di euro

«La scelta di affidare il recupero dei tributi - dice il sindaco Paolo De Maio - è stata condivisa da una parte della minoranza»

Il sindaco De Maio e l'assessore al bilancio Cesareo
Il sindaco De Maio e l'assessore al bilancio Cesareo
di Nello Ferrigno
Mercoledì 31 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 15:53
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Al primo posto nella classifica dei tributi comunali non pagati c’è quello della Tarsu, la tassa sulla raccolta dei rifiuti. Al 31 dicembre scorso mancavano in cassa quasi 40 milioni di euro. Poi c’è l’Imu, l’imposta per gli immobili di proprietà, bisogna recuperare 30 milioni di euro.

Sono soldi che il Comune di Nocera Inferiore deve riscuotere ma non riesce a farlo. Ci penserà un’azienda esterna come ha deciso lunedì il consiglio comunale. Ma l’elenco dei residui attivi, come vengono definiti tecnicamente i crediti da recuperare, non è finito. Le multe per le infrazioni al codice della strada hanno superato i 4,5 milioni di euro.

Cifra decisamente più bassa per fitti attivi e canoni patrimoniali che è di poco al di sotto di 400mila euro. Il totale della riscossione sfiora, dunque, gli 80 milioni di euro. Nel 2018 la tassa evasa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti era ferma a 15 milioni per poi arrivare alla fine del 2022 a 30 milioni, una crescita esponenziale che si è acuita nel 2021 quando la cifra annuale di evasione ha superato un milione e 900mila euro. La percentuale di riscossione si è attestata al 7,44%. L’anno nero dell’Imu, invece, è stato il 2019 quando l’evasione ha toccato quota 819mila euro, bassa la percentuale di riscossione che è scesa al di sotto del 2 per cento. Dal 2012, dopo un’esperienza non positiva con Equitalia, il Comune decise di riscuotere in proprio i tributi evasi, complice anche una macchina comunale più ricca di personale, basti pensare che l’ufficio tributi contava 22 dipendenti, mentre oggi ce ne sono appena sette. «Negli anni la riscossione diretta delle entrate - spiega l’assessore Clara Cesareo - ha dato risultati soddisfacenti attestandosi in media al 65%.

Quella che è andata veramente male è stato il recupero coattivo che ha oscillato negli anni con percentuali tra il 6 e il 14% scontando anche le disposizioni emanate dal legislatore per il Covid». Personale carente, in arrivo anche dei pensionamenti, pratiche di accertamento e riscossione coattiva che aumentano giorno dopo giorno, hanno spinto l’amministrazione a guardare all’esterno per recuperare i crediti, soldi indispensabili per assicurare attività e servizi a favore dei cittadini, dare solidità al Comune, avere disponibilità di cassa. «Sarà espletata - spiega Cesareo - una gara a evidenza pubblica. Non ci sarà nessuna vessazione nei confronti dei cittadini perché dovranno essere rispettati i nuovi regolamenti che abbiamo approvato come quello della Tarsu con una maggiore rateizzazione». «La scelta di affidare il recupero dei tributi - dice il sindaco Paolo De Maio - è stata condivisa da una parte della minoranza. Tende a una gestione attenta e oculata nell’interesse della collettività».
 

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