Tentano di rubare furgone Caritas:
«Noi abbandonati dalle istituzioni»

Tentano di rubare furgone Caritas: «Noi abbandonati dalle istituzioni»
di Giuseppe Pecorelli
Martedì 9 Luglio 2019, 06:20 - Ultimo agg. 06:21
2 Minuti di Lettura
Non usa mezzi termini don Marco Russo, direttore della Caritas diocesana e parroco di Santa Maria della Consolazione, nel descrivere lo stato di abbandono di via Laspro e dell’intero quartiere. «Vandalismo, incuria, degrado e paura – scrive in una lettera aperta – non lasciano più nessuno vivere tranquillo, sereno, né per le strade, né tantomeno nelle case. L’insicurezza e la solitudine attanagliano la vita di ciascuno di noi. Quattro anni di solitudine, di attesa di un intervento richiesto e Dio sa solo quante volte, ma sempre disatteso». 

L’ultimo episodio è il tentativo di furto del furgone della Caritas, parcheggiato nelle vicinanze della parrocchia. I ladri hanno provato a portar via il mezzo e, pur non riuscendo nell’intento, hanno provocato danni ingenti tanto che don Russo è stato costretto a chiamare il carroattrezzi. I malviventi hanno rotto il lunotto, alzato il cofano armeggiando sulla centralina e bloccandone il funzionamento, reso inutilizzabile lo sterzo e l’intero impianto elettrico. La stessa sorte è toccata ad altre autovetture parcheggiate in zona. «Mi chiamano persone anziane esasperate – ci dice don Russo – hanno paura e io stesso non sono tranquillo di notte. Dormo sempre con il timore che qualcuno possa entrare in canonica. E pensare che basterebbero tre telecamere, da posizionare in via Calenda, in via Laspro e in via Cervantes per garantirci un po’ di sicurezza in più. Quello che impressiona è che i ladri si sentano tranquilli e che ormai operino alla luce del sole. Ci ritroviamo con un furgone inutilizzabile, per la cui riparazione occorreranno spese ingenti. Quel mezzo era l’unico che la Caritas aveva a disposizione per recuperare, al Banco alimentare, il cibo da destinare ai poveri». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA