Tentato omicidio Chiavazzi, sconto
di pena per il neomelodico Zuccherino

Tentato omicidio Chiavazzi, sconto di pena per il neomelodico Zuccherino
Mercoledì 9 Febbraio 2022, 06:35 - Ultimo agg. 07:16
2 Minuti di Lettura

Spararono ad un imprenditore, in sella ad un scooter, per poi fuggire. Cade l'aggravante mafiosa. I giudici della Corte d'Appello hanno rideterminato la pena con riduzione per Alfonso Manzella, in arte Zuccherino e Nicola Liguori, entrambi di Pagani. Nell'accogliere parzialmente il ricorso della difesa, i giudici hanno condannato a 5 anni e 8 mesi Liguori e a 5 anni e 6 mesi Manzella. In primo grado, i due avevano preso 8 anni e qualche mese. Resta l'accusa di tentato omicidio, ma cade l'agevolazione mafiosa, ovvero l'aver agito per favorire un clan di camorra.

Serviranno novanta giorni per leggere le motivazioni del collegio. A restare ferito, dopo una serie di colpi esplosi da una pistola, fu Domenico Chiavazzo, imprenditore di Angri, il 25 maggio 2020.

I due imputati furono individuati grazie al contenuto delle intercettazioni ambientali, che registrarono lo sfogo della vittima, in clinica, su chi potesse essere uno dei due attentatori. Tra gli elementi raccolti dai carabinieri per individuare gli imputati, c'erano anche le impronte lasciate dai due sui caschi abbandonati per strada, insieme a testimonianze e immagini video.

Mesi prima, la Dda avviò un'indagine su di un attentato consumato con una bomba carta proprio a ridosso della ditta di Chiavazzo. Il quale, poco dopo, restò vittima di un tentativo di estorsione di 200mila euro. Tutte circostanze per le quali non furono individuati gli autori. La vittima, che quel giorno si trovava in auto, riuscì a speronare lo scooter sul quale viaggiavano i due imputati, per poi fuggire con una ferita al braccio. In fase preliminare, Manzella e Liguori spiegarono di avere avuto solo intenzione di intimorire la vittima, con una pistola, dopo che questi avrebbe rifiutato di assumerli in ditta.

ni.sor.

© RIPRODUZIONE RISERVATA