Il tesoro illegale dell'imprenditore:
un milione nelle scatole dei biscotti

Il tesoro illegale dell'imprenditore: un milione nelle scatole dei biscotti
di Nicola Sorrentino
Giovedì 21 Gennaio 2021, 06:25 - Ultimo agg. 06:55
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Erano dentro barattoli di vetro, scatole di biscotti, di scarpe e in altri nascondigli domestici. Un milione di euro, questa la cifra sequestrata dalla guardia di finanza di Salerno nei riguardi di un imprenditore del settore del commercio di carburanti. Il ritrovamento è avvenuto in casa del genitore dell’indagato, a Castel San Giorgio, durante un accertamento delle fiamme gialle. Il sequestro del denaro è stato confermato anche dal Tribunale del Riesame e dalla Cassazione. Sullo sfondo c’è un’indagine condotta dai pm di Nocera Inferiore, Davide Palmieri e Angelo Rubano, della sezione economica, con il coordinamento del procuratore Antonio Centore, che muove l’accusa della sola ricettazione per il genitore dell’imprenditore, mentre per quest’ultimo vi è il reato di evasione fiscale mediante la produzione di false fatturazioni, con il lavoro investigativo ad oggi in pieno svolgimento.

Nel mirino della Procura c’è la società gestita dall’imprenditore, che rivestirebbe - secondo le indagini - un ruolo chiave in un complesso meccanismo di evasione dell’Iva, che gli avrebbe consentito di immettere in commercio benzina e gasolio a prezzi altamente vantaggiosi.

Nello specifico, l’uomo, principale indagato dell’inchiesta, si sarebbe avvalso di una serie di società «cartiere» - sparse su tutto il territorio nazionale e amministrate da semplici presta nomi - che, attraverso la presentazione di documenti commerciali falsi, avrebbe sfruttato un particolare regime fiscale (quello dei cosiddetti «esportatori abituali») per acquistare il prodotto in esenzione di imposta. 

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