Tifoso ferito allo stadio, Salernitana 1919
e ministero gli dovranno 27mila euro

Tifoso ferito allo stadio, Salernitana 1919 e ministero gli dovranno 27mila euro
di Valentino Di Domenico
Giovedì 19 Maggio 2022, 06:20 - Ultimo agg. 06:41
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Rimase ferito in occasione del derby Salernitana - Cavese. Dopo ben quindici anni, la prima sezione civile del Tribunale di Salerno ha condannato la Salernitana Calcio 1919 Spa e il Ministero dell’Interno a risarcire i danni riportati all’occhio destro da un tifoso della Cavese.

I fatti risalgono al 10 gennaio 2007 e si verificarono all’interno della Curva Nord dello stadio Arechi di Salerno. L’uomo, all’epoca 38enne, giunto da Cava de’ Tirreni insieme ad un migliaio di supporter della Cavese per assistere all’atteso derby, prima dell’inizio della partita venne ferito all’occhio destro da un petardo di grosse dimensioni lanciato dal settore distinti, occupato dai tifosi della Salernitana. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, al tifoso cavese vennero diagnosticate ferite palpebrali multiple, contusioni bulbare con ipoemia, con una prognosi iniziale di quindici giorni. Dopo essersi sottoposto ad ulteriori accertamenti che hanno confermato residuati postumi invalidanti, il tifoso, difeso dall’avvocato Ermanno Santoro, ha citato in giudizio la Salernitana Calcio Spa, il Ministero dell’Interno e il Comune di Salerno, chiedendo loro un risarcimento danni da riduzione della capacità lavorativa nonché per il danno morale. Se per il Comune di Salerno nel 2017 la richiesta di risarcimento venne rigettata, il Tribunale di Salerno ha ritenuto che i soggetti convenuti in giudizio, Salernitana Calcio 1919 e Ministero dell’Interno, sono responsabili, a vario titolo, dell’evento dannoso che ha visto protagonista il cittadino cavese. 

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Nello specifico, quanto alla società Salernitana Calcio 1919 (fallita negli anni successivi) i giudici hanno rilevato che, essendo il soggetto che ha organizzato la manifestazione sportiva, aveva l’obbligo di predisporre le cautele necessarie ad evitare il verificarsi di accadimenti pregiudizievoli per i terzi, alla stregua dei criteri di garanzia e di protezione, che l’organizzatore ha l’obbligo di rispettare nel caso concreto.

Dalle testimonianze raccolte è stato appurato che la società non aveva adottato tutte le misure idonee a evitare il danno. Il Tribunale di Salerno, inoltre, non ha escluso la responsabilità anche del Ministero dell’Interno, ritenendo che il fatto lesivo sia stato posto in essere dagli organi di pubblica sicurezza locali nell’esercizio delle funzioni loro affidate, e che la condotta omissiva di questi ultimi abbia, in rilevante misura, agevolato la realizzazione dell’illecito per cui è causa. Tenendo conto della forte rivalità tra le due tifoserie e dell’ingresso allo stadio di un ingente quantitativo di materiale esplodente, i controlli effettuati non furono sufficienti. La prima sezione civile ha quindi condannato in solido,la Salernitana Calcio 1919 Spa e il Ministero dell’Interno, al pagamento, in favore del tifoso di 27.290 euro oltre interessi legali.

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