Soldi dalla cessione del rifiuto ferroso proveniente dalla selezione dei rifiuti solidi urbani conferiti dai comuni salernitani all’ex Stir di Battipaglia. Nel lavoro di riassetto del comparto dei rifiuti salernitani, EcoAmbiente Salerno, l’ex società partecipata della provincia di Salerno, ora braccio operativo dell’Ente d’Ambito dei rifiuti di Salerno, ha trova il modo di monetizzare anche il recupero di materiali preziosi come il metallo.
A dicembre dello scorso anno, infatti, il Responsabile tecnico dell’attuale Tmb chiedeva alla società di avviare un’indagine di mercato per individuare un operatore economico a cui cedere, a titolo oneroso, il rifiuto ferroso.
Un lavoro che, ancora una volta, sta consentendo di ridurre la spesa degli stessi comuni salernitani. Inoltre, anche grazie a questo lavoro, la società sull’orlo del fallimento soltanto pochi anni fa, nell’ultimo bilancio consuntivo, quello del 2021, ha ottenuto un utile di oltre un milione di euro. Nello specifico, questo è stato merito anche del lavoro svolto proprio dal Tmb di Battipaglia, che nel 2021 ha trattato quasi 157 mila tonnellate di rifiuti, a fronte delle 146 mila del 2020 e delle 132 mila del 2019.