Tradiva la moglie ma non accettava
la fine del rapporto: va a giudizio

Tradiva la moglie ma non accettava la fine del rapporto: va a giudizio
di Nicola Sorrentino
Lunedì 20 Settembre 2021, 19:48
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SCAFATI. Maltrattamenti aggravati e lesioni, sono le accuse dalle quali dovranno difendersi un uomo ed una donna, per aver aggredito e ferito la moglie di lui. L'imputato non avrebbe accettato la fine della sua relazione matrimoniale, ma a sua volte avrebbe rivendicato di aver tradito la vittima. C'è questo a fare da sfondo ad un'inchiesta ora conclusa e per la quale la Procura di Nocera Inferiore ha chiesto il processo. A rischiare il processo un uomo ed un'amica, residenti a Scafati. I fatti vanno dal 2019 fino a tempi più recenti. L'uomo, in particolare, avrebbe più volte consumato violenza fisica e morale nei riguardi della ex moglie, vittima di tutta la vicenda, anche in presenza dei tre figli minorenni. Tra i motivi, secondo denuncia, c'era il non accettare la fine del suo matrimonio. Ma il paradosso, stando alle carte della Procura, è che l'uomo avrebbe avuto relazioni extraconiugali, che avrebbe poi rivendicato quando aggrediva la donna.

«Se me ne vado con le altre è solo colpa tua». La vittima sarebbe stata più volte presa a schiaffi e pugni, spintonata in casa, offesa e denigrata. In un'occasione, arrivò a subire la contusione di un gomito e un ginocchio, dopo l'ennesimo violento litigio. Quattro furono i giorni di prognosi refertati dall'ospedale. Un secondo episodio, invece, vede sotto accusa anche una seconda donna, che insieme al marito della vittima, aggredì nuovamente con violenza la stessa, cagionandole otto giorni di prognosi a seguito di una frattura del setto nasale. Una violenza consumata anche quella volta alla presenza della figlia della coppia, minorenne, di 12 anni. Un fatto che si registrò, secondo denuncia, il 24 giugno del 2020.

Al termine dell’udienza preliminare, il gup ha disposto il rinvio a giudizio per entrambi. Le indagini furono condotte dai carabinieri di Boscoreale, con i fatti registrati nel comune di Scafati, con condotta reiterata per l’imputato, accusato di aver reso la convivenza alla moglie intollerabile e penosa. Nelle accuse ricostruite dai carabinieri, il 40enne imputato avrebbe anche minacciato di morte la moglie, promettendo di «sotterrarla nel giardino» sempre per motivi futili, dopo che i due si erano separati in ragione della rottura del loro matrimonio. 

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