Truffe degli idrocarburi,
i fratelli si difendono dal gip

Truffe degli idrocarburi, i fratelli si difendono dal gip
di Pasquale Sorrentino
Domenica 25 Aprile 2021, 06:35 - Ultimo agg. 20:24
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Ci sono anche due fratelli di Sicignano tra le persone arrestate nell’operazione sul traffico di idrocarburi e infiltrazioni camorristiche nel Vallo di Diano. Si sono tenuti nei giorni scorsi gli interrogatori di garanzia per Luigi Luisi e Maddalena Luisi, 57 e 53 anni, di Sicignano degli Alburni, difesi dagli avvocati Leopoldo Catena e Alfonso Amato. Sono fratello e sorella arrestati nell’operazione Febbre dell’oro nero portata avanti dalla Dda di Potenza. I due, rispetto alla maggior parte delle persone colpite da misure cautelari (15 in carcere), hanno risposto alle domande del giudice, dichiarandosi totalmente estranei alle vicende dell’inchiesta condotta da carabinieri e guardia di finanza. Sono dipendenti dell’azienda di Petrullo, come operaio e impiegata nella sede di San Rufo e sarebbe questo l’unico legame con la maxi inchiesta. «Essere dipendenti di un’azienda non vuol dire partecipare alle eventuali attività illecite degli altri indagati», hanno dichiarato i legali. In base alle contestazione i due fratelli si dichiarano estranei alle truffe, al sodalizio criminale e alle altre imputazioni addebitate. I due sono nel carcere di Fuorni a Salerno e i due avvocati hanno chiesto una misura cautelare diversa. Il Riesame si pronuncerà il 27 aprile. Anche altre posizioni delle persone arrestate saranno valutate nei prossimi giorni sulle richieste dei vari legali che hanno chiesto misure cautelari diverse.

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