Uccise l’ex amico a fucilate,
57enne a giudizio immediato

Uccise l’ex amico a fucilate, 57enne a giudizio immediato
di Nicola Sorrentino
Martedì 30 Aprile 2019, 06:15 - Ultimo agg. 06:42
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Uccise l’ex amico con un fucile a canne mozze, esplodendo due colpi che non gli lasciarono scampo. La procura di Nocera Inferiore ha chiesto il giudizio immediato per Vincenzo Magliacano, il 57enne di Baronissi che il 27 dicembre scorso, alle 8 del mattino, sparò due volte a Biagio Capacchione, imprenditore di 63 anni, che quella mattina si era recato a casa della madre per salutarla, prima di andare a lavoro con il figlio. Un’usanza mattutina, in ragione della breve distanza tra le due abitazioni. Il sostituto procuratore o Rubano contesta all’indagato l’omicidio volontario premeditato, consumato in via Trinità, con un fucile a canne mozze caricato a pallettoni. Magliacano è accusato anche di aver alterato l’arma, aumentandone la potenzialità di offesa e rendendone più maneggevole il porto, l’uso e anche l’occultamento. Oltre che di essersi appropriato indebitamente di un’auto, una Lancia Delta presa dalla sua officina, per recarsi nei pressi di casa della vittima. Quell’auto, infatti, era di un suo cliente, ferma per riparazioni. Dopo aver sparato a Capacchione, Magliacano fu trovato dai carabinieri di Mercato San Severino in stato confusionale, sulle montagne di Fusara, diverse ore dopo, in un casolare. Fu poi arrestato in quasi flagranza di reato. Per lui c’è la richiesta di giudizio immediato della procura, che valuta gli elementi raccolti in fase d’indagine evidenti al punto da saltare il vaglio dell’udienza preliminare. 

Tra questi la confessione dello stesso Magliacano, nel carcere di Fuorni, con cui ammise l’omicidio. È difeso dall’avvocato Massimo Ancarola. Tra i due uomini vi erano stati rapporti lavorativi molti anni addietro, poi nulla più. Capacchione, inoltre, era stato padrino di cresima di Magliacano. Prima di morire, sarebbe riuscito a fornire ai carabinieri, oltre che alla moglie, la prima a soccorrerlo con il figlio, nome e cognome del suo assassino.
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