Ad uccidere la piccola Jolanda, una bambina di 8 mesi, furono i genitori, Giuseppe Passariello e Immacolata Monti. A deciderlo i giudici della Corte d’Assise di Salerno, che hanno condannato ieri in primo grado all’ergastolo il padre, Giuseppe Passariello, e a 24 anni di reclusione Immacolata Monti. Il primo si trova in carcere dal giugno del 2019, mentre la donna agli arresti domiciliari. Il tribunale - presidente Vincenzo Ferrara, a latere Gabriella Passaro - hanno ritenuto i due colpevoli di omicidio e di maltrattamenti in concorso. Sono state riconosciute le attenuanti generiche per Immacolata Monti. Le motivazioni della condanna saranno depositate entro novanta giorni. Contro la sentenza certamente faranno ricorso i legali difensori, Vincenzo Calabrese e Antonio Di Martino, che avevano sostenuto come la bimba fosse morta per una polmonite. Sullo sfondo c’è l’inchiesta condotta e seguita in ogni aspetto dal sostituto procuratore a Nocera Inferiore, Roberto Lenza. Il quale, nella sua requisitoria, aveva invece chiesto per entrambi i genitori il massimo della pena. I fatti risalgono alla notte del 21 giugno del 2019, a Sant’Egidio del Monte Albino, nella frazione di San Lorenzo, dov’era la casa della coppia.
La sera della morte della piccola, fu un’amica della madre, dietro suo sollecito, ad allertare il 118 per comunicare che Jolanda non respirava più.
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