Ultraleggero disperso in Cilento:
neanche il robot trova le vittime

Ultraleggero disperso in Cilento: neanche il robot trova le vittime
di ​Antonio Vuolo
Martedì 22 Maggio 2018, 17:55 - Ultimo agg. 19:49
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POLLICA - Nessuna speranza ormai di ritrovare in vita Giuseppe De Maggio, 56enne di Messina, e Rossella Gimigliano, 53enne di Catanzaro, i due occupanti del velivolo ultraleggero caduto nel mare del Cilento nove giorni fa. Le ricerche, ormai concentrate in mare, non hanno purtroppo dato ancora alcun esito. 
L’unica traccia dell’ultraleggero Savannah resta uno dei due pattini di atterraggio recuperato giovedì scorso a circa tre miglia dal porto di Acciaroli, nel comune di Pollica. Nel frattempo, le motovedette della Guardia costiera, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Napoli, continuano a ispezionare il mare del Cilento alla ricerca del velivolo e dei due dispersi.

Non hanno dato esito nemmeno le ricerche subacquee, effettuate grazie a un robot messo a disposizione della guardia costiera da un privato, in prossimità del punto in cui è avvenuto il ritrovamento del rottame dell’aereo. A seguire da vicino le operazioni, coordinate da Napoli, sono stati gli uomini della Guardia costiera di Agropoli, diretti dal comandante Gianluca Scuccimarri.

L’aereo era decollato nove giorni fa da Castiglione del Lago ed era diretto a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, dopo aver fatto rifornimento a Sabaudia. Purtroppo, non è mai giunto a destinazione. Il velivolo anfibio è scomparso dai radar nell’area del Monte Stella, mentre i cellulari dei passeggeri avevano agganciato le celle telefoniche di Castellabate. Nel mezzo, invece, c’è stato un messaggio whatsapp inviato dal 56enne a un amico a terra mentre il velivolo sorvolava Capri. 
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