Ventuno ultras della Nocerina
rischiano il processo per rissa

Ventuno ultras della Nocerina rischiano il processo per rissa
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 10 Agosto 2022, 06:05 - Ultimo agg. 06:56
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Ventuno tifosi della Nocerina rischiano di finire sotto processo per rissa aggravata. Tra questi, anche tre minorenni, le cui posizioni sono state stralciate e finite sotto la competenza dell’autorità giudiziaria di Salerno, presso il Tribunale dei Minori. Per gli altri 18, invece, l’inchiesta è chiusa, dopo il lavoro d’indagine della Procura di Nocera Inferiore. L’episodio, unico, risale al 3 aprile scorso, allo stadio San Francesco. I protagonisti furono i componenti di due gruppi di tifosi opposti di Nocera Inferiore, il Vecchio Blocco e Nukrinum Curva Sud. La violenza si consumò nel settore distinti dello stadio, durante la partita contro Città di Fasano. Per tutti vi è l’aggravante di aver partecipato alla rissa in un’occasione di una manifestazione sportiva. 

Ad indagare sull’accaduto fu la polizia del commissariato di Stato, che individuò tutti quei tifosi che avrebbero avuto un comportamento violento, venendo allo scontro con altri ultras, sempre di fede rossonera. A far scattare la reazione rabbiosa di più di qualche tifoso, sarebbe stato il gesto di rimuovere uno striscione dal settore distinti. Un gesto - pare - legato ad una forma di protesta, che non sarebbe stato accettato da altri dei presenti, al punto da scatenare un’aggressione generale tra almeno una ventina di persone. Alcune fasi della rissa furono riprese in video, poi circolate sul web, a testimoniare la violenza che si consumava durante la partita di calcio. Tra gli indagati ci sono persone con precedenti, così come incensurati. I diciotto indagati rischiano il processo, dopo i venti giorni di rito che serviranno a presentare eventualmente memorie difensive o a richiedere interrogatorio al pm titolare del fascicolo. Poi sarà la volta della richiesta di rinvio a giudizio della Procura. I ventuno identificati, compresi i tre ragazzi minorenni, non rischiano solo il processo penale con l’accusa di rissa aggravata, ma anche il Daspo, ovvero il divieto di assistere a manifestazioni sportive che sarà certamente disposto dagli organi competenti. Due dei coinvolti nella rissa rimediarono ferite alle mani, al punto da ricorrere alle cure ospedaliere.

I disordini registrati all’interno dello stadio furono notati dalla polizia, impegnata come da prassi nella gestione e rispetto dell’ordine pubblico. A questo seguì il lavoro di identificazione e riscontro, con una prima informativa redatta per la Procura.

Infine, gli avvisi di garanzia inviati alle 21 persone ritenute responsabili di quanto accaduto. Non è la prima volta che gruppi ultras della Nocerina si rendono protagonisti di scontri violenti. Nel 2016, all’esterno dello stadio, due fazioni del tifo vennero alle mani, al termine di una partita. Alla base di quell’episodio pare vi fosse una diversità di vedute su una serie di circostanze legate alla squadra e al tifo. 

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