Le lanterne, gli abiti bianchi, i petali di fiori, i lumi di piccoli ceri, le immagini del Siddhartha Gautama ovvero il Buddha storico, le specialità tipiche. È ricca di simboli la festa del Vesak, che la comunità dello Sri Lanka, guidata dalla presidente Priyanthi Perera, celebra ieri sera in piazza Valitutti. La ricorrenza commemora la nascita, l’illuminazione e il parinirvana (ovvero la cessazione dell’esistenza) del Buddha, ma è anche un evento identitario per gli srilankesi tanto che, nel paese asiatico così come ieri, a Salerno, non vi partecipano solo i buddisti, ma anche i cattolici. Non manca una rappresentanza dell’Ufficio diocesano Migrantes, guidato da Antonio Bonifacio, che come sempre dà supporto logistico alle iniziative delle diverse comunità nazionali.
È un periodo di rilancio di questi appuntamenti dopo l’interruzione di tre anni causata dalla pandemia e non a caso, per la celebrazione, è scelta piazza Valitutti dov’è l’acqua di una fontana, simbolo di rinascita.
Il Vesak è anche festa della condivisione e della fraternità tanto che la comunità srilankese invita i salernitani alla partecipazione. Molti, incuriositi, si fermano a condividere la gioia della ricorrenza, animata da tanti bambini, nati in Italia ma legatissimi alla radici del loro paese d’origine. Un momento simbolico, che rende bene il senso della convivialità, si realizza quando donne vestite di bianco, con piccoli cesti di fiori, lanterne, vassoi di cibi tra la mani, formano un cerchio e si fermano dinanzi ad ognuno dei partecipanti. Ognuno, al loro passaggio, pone le mani su petali, luci, alimenti in una sorta di benedizione collettiva.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout