Violenta più volte la moglie,
marito condannato a sei anni

Violenta più volte la moglie, marito condannato a sei anni
di Nicola Sorrentino
Sabato 19 Giugno 2021, 06:20 - Ultimo agg. 10:25
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Un uomo di 68 anni è stato condannato a sei anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. Secondo le accuse, ora riconosciute al termine di un giudizio di primo grado celebrato dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore, l’uomo avrebbe più volte costretto la moglie a violenze fisiche e psichiche, oltre che a subire rapporti contro la sua volontà.

La sentenza è stata emessa dal collegio di Nocera Inferiore. Per un secondo capo d’accusa, quello di maltrattamenti, il tribunale ha emesso sentenza di prescrizione.

In ragione del tempo trascorso dal periodo dei fatti indicati.

Nel caso specifico, l’accusa vedeva i figli della coppia come parte offesa. Stando alle accuse della Procura di Nocera, l’uomo avrebbe sottoposto la moglie e i figli a reiterate forme di violenza fisica e psichica e, dunque, ad un regime di vita del tutto intollerabile per tutta la sua famiglia. Nel corso dell’intero rapporto matrimoniale - con fatti che sarebbero stati consumati a partire dal 2012 - l’imputato avrebbe picchiato più volte la moglie per futili motivi, anche alla presenza dei figli minori. Ed apostrofandola con epiteti ingiuriosi, costringendola, infine, a subire rapporti sessuali. Tutto questo contro la volontà della vittima, così come confermato anche dall’istruttoria dibattimentale.

La denuncia sporta ai carabinieri conteneva, tuttavia, anche altre circostanze. Riguardo sempre le condizioni della vittima, costretta ad accettare le volontà del marito, dietro la minaccia di nuove percosse o altre ritorsioni. Ma anche a restare chiusa in casa per motivi di gelosia, impedendo di vedere o frequentare altre persone, amici compresi. Nel mirino dell’uomo sarebbero finiti tuttavia anche i figli, un bambino ed una bambina. Anche loro, secondo il prospetto accusatorio, sarebbero stati picchiati più volte, costretti ad assistere alle violenze fisiche e psicologiche inflitte alla madre, oltre che diventare bersaglio di minacce e insulti di ogni tipo. Quest’accusa, tuttavia, è finita in prescrizione. La fase del dibattimento ha confermato l’impianto accusatorio della Procura, messo insieme dopo la denuncia della donna ai carabinieri.


Il tribunale ne ha poi riconosciuto l’esistenza, al termine del processo di primo grado, dichiarando l’imputato colpevole per la sola accusa di violenza sessuale. La sentenza di condanna è di sei anni di carcere. Una volta depositata, con le contestuali motivazioni del collegio con le quali sarà più chiaro il ragionamento fatto dai giudici per giungere ad una condanna, la difesa potrà presentare appello con i propri motivi.

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