Vittime di incidente stradale
al pronto soccorso in taxi
per 200 metri l'ambulanza dice no
di Ernesto Rocco
Domenica 2 Agosto 2020, 06:25
- Ultimo agg. 10:33
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L’ambulanza non può trasportarli al pronto soccorso, distante solo 200 metri, due turisti vittime di un incidente stradale decidono di raggiungere l’ospedale in taxi. È accaduto venerdì scorso ad Agropoli. Protagonista un imprenditore di Castellammare di Stabia, Luigi Manzo, che con la moglie stava percorrendo una strada in località Marrota a bordo di uno scooter. All’improvviso, a causa del manto stradale deteriorato, il mezzo è scivolato e i due sono finiti rovinosamente a terra. Hanno riportato ferite ed escoriazioni. L’uomo è rimasto con la gamba schiacciata sotto il peso del mezzo. È stato un consigliere comunale residente in zona, Gianluigi Verrone, a contattare il 118. I sanitari, giunti sul posto, hanno verificato che le condizioni dei due coniugi non erano gravi e ne hanno disposto il trasferimento in codice bianco e verde all’ospedale San Luca, nonostante il presidio di Agropoli fosse a pochi metri. Ciò ha destato perplessità nell’uomo, considerate le sue patologie pregresse. «Ho subito in passato un intervento per aneurisma all’orta - spiega Manzo - mi hanno impiantato un sistema di tubazione interna, immaginate cosa poteva succedere se uno di questi tubi si fosse rotto. Per questo sarebbero state necessarie cure immediate anziché il trasferimento a Vallo, distante circa 30 minuti». E aggiunge: «Dopo l’incidente stavo apparentemente bene perché non mi hanno portato ad Agropoli visto il codice bianco? Si sarebbero potute inviare le lastre a Vallo per la diagnosi, dandomi la necessità di essere sottoposto alle cure dei medici. A cosa serve un ospedale che non può accogliere neanche i codici bianchi?». Domanda che anche i cittadini si pongono. Il personale dell’ambulanza, consapevole del paradosso, non ha potuto fare diversamente. L’ospedale di Agropoli, al momento è fuori dalla rete dell’emergenza. Nonostante gli annunci e le inaugurazioni delle scorse settimane, non può ancora accogliere i pazienti soccorsi dal 118, ma solo quelli che vi si recano con mezzi propri.
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