Weekend da liberi tutti a Salerno
e nella movida il coprifuoco non esiste

Weekend da liberi tutti a Salerno e nella movida il coprifuoco non esiste
di Barbara Cangiano
Lunedì 3 Maggio 2021, 06:00 - Ultimo agg. 07:15
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Il dibattito sul coprifuoco sembra ormai superato. Non perché le soluzioni adottate dalla politica abbiano incontrato il consenso delle categorie professionali distrutte dalla pandemia, ma semplicemente perché una quota di cittadini ha deciso di ignorare la misura imposta per limitare i contagi. Sabato hanno fatto discutere le immagini registrate in diverse città italiane sul primo venerdì in zona gialla. Salerno non ha fatto eccezione ed è almeno da giovedì che, seppure bar e ristoranti abbiano calato le saracinesche sul filo di lama, gruppi di giovanissimi hanno continuato a trattenersi tra vicoli e piazze. La mappa dei luoghi di ritrovo è la stessa che è stata più volte violata anche in zona rossa: vicolo delle colonne, largo Barbuti, la salita di Montevergine, largo Campo, l’area verde adiacente i Salesiani, l’ingresso della metro di Torrione. Qui i residenti hanno scattato foto e girato video, allertato le forze dell’ordine, segnalato il disagio figlio della paura di una retrocessione che non solo costringerebbe ad alzare ancora di più la guardia di fronte all’avanzata del virus, ma rischierebbe di demolire definitivamente centinaia di attività commerciali in ginocchio. 

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«Il coprifuoco non c’è, inutile girarci intorno – taglia corto Dario Renda del comitato territoriale Salerno Mia – Abbiamo registrato un fine settimana di caos ovunque, da mattina a sera, spesso senza mascherine e quasi sempre senza distanziamento. Caos che non si è stoppato, come da protocollo, alle 22, quando tantissimi giovani si sono ritrovati a largo Campo per bere, ballare e cantare fin oltre le 23. Qualche pubblico esercizio, con la scusa delle pulizie, non ha chiuso e la festa a cielo aperto è stata servita. Il giorno dopo la fontana storica era ridotta a una discarica: piena di lattine e rifiuti di cibo». Un residente ha provato a documentare l’accaduto affacciandosi al balcone con il telefonino «ed è stato minacciato – continua Renda – Sono state allertate le forze dell’ordine, ma non mi risulta che qualcuno sia intervenuto». I primi assembramenti fuori orario consentito si sono verificati giovedì in vicolo delle Colonne. Poi è stata la volta del rione Carmine e venerdì della metro di Torrione. «Ogni sera sentiamo gli schiamazzi fino a tardi – spiega Nicola Altieri – e questo non ci fa ben sperare, anche perché ultimamente si vedono gruppetti di ragazzini senza mascherina. Quello che non comprendo è perchè non ci sia un servizio di controllo notturno del territorio. Sono giovani, non pericolosi criminali. Basterebbe la divisa e qualche multa a fungere da deterrente». A largo Barbuti non c’è la folla, ma gli habituè serali, che si scambiano sigarette e birre, stanno lì indisturbati ormai da mesi. Lo sa bene Paolo Sessa, che ogni mattina è costretto a fare lo slalom tra rifiuti di ogni sorta. La pila di immondizia in cui si intravedono cartoni di pizza, bottiglie, lattine e buste del McDonald’s inizia da palazzo Fruscione e termina all’incrocio con via Botteghelle. La conferma arriva anche da Chiara Natella, che più volte si è trovata alle prese con veri e propri raid vandalici nel bel mezzo dell’organizzazione della storica rassegna teatrale. «In compenso mi piace sottolineare il fatto che le attività che insistono in zona Duomo sono tutte assolutamente ligie». Non accade però ovunque. «Mi dicono che a piazza Sant’Agostino sia sempre affollata ben oltre gli orari consentiti – racconta Antonio Ventre – E benché sia un luogo centralissimo, nel fine settimana non c’è nessun rispetto delle regole». 

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