Il racconto dell'agente di polizia, intervenuto sul posto, il giorno della violenza, ha lasciato tutti perplessi. Perchè è strano sentir raccontare di uno zio che prende a sprangate l'auto e la porta d'ingresso di casa delle nipoti. È stato questo l'ultimo teste dela procura nel processo che vede imputato un uomo, zio e cognato delle tre persone offese, per diversi episodi di stalking condominiale e familiare fatto di violenze psicologiche, aggressioni verbali e dispetti. La prossima udienza, che si terrà a settembre, vedrà invece dinanzi ai giudici i testimoni della parte civile.
Il processo, le cui parti civili sono rappresentate dall’ avvocato Luigia Di Mauro, vede imputato un uomo, zio e cognato delle vittime, per stalking e minacce. Un caso «particolare» dove le vicende familiari si intrecciano con quelle condominiali. Andrea P., l’imputato, vive nella stessa palazzina delle tre donne: ha iniziato con dei semplici «dispetti» che sono poi diventati vere e proprie molestie.