Covid, in terapia intensiva «26,7 casi su 100mila non vaccinati, 0,9 hanno booster»: il report Iss

In aumento i ricoveri degli adolescenti, crescono casi tra operatori sanitari

Covid, in «terapia intensiva 26,7 casi su 100mila non vaccinati, 0,9 hanno booster»: il report Iss
Covid, in «terapia intensiva 26,7 casi su 100mila non vaccinati, 0,9 hanno booster»: il report Iss
Sabato 15 Gennaio 2022, 13:46 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 21:49
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I No vax, i giovani, i sanitari, i vaccini. Il tasso di ricovero in terapia intensiva è pari a 26,7 casi ogni 100mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster. Lo evidenzia il Report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. Inoltre, nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, si legge nel Report, l'efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%.

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«Durante il periodo 27 dicembre 2021-9 gennaio 2022, sono stati segnalati 1.701.009 nuovi casi, di cui 1.004 deceduti» per Covid-19.

Un valore, quest'ultimo, che «non include le persone decedute nel periodo con una diagnosi antecedente al 27 dicembre». L'Iss segnala un «forte il ritardo di notifica in quest'ultima settimana. In particolare, il numero di casi notificati dalle Regioni Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Toscana e dalla Provincia autonoma di Bolzano risentono di un forte ritardo di notifica dovuto a difficoltà tecnico-organizzative e forte pressione sui servizi sanitari».

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È in aumento la percentuale di casi Covid tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. A seguito dell'inizio della somministrazione delle dosi booster, «si era osservata una diminuzione della percentuale dei casi tra operatori sanitari, ma nelle ultime 2 settimane - afferma l' Iss - si è registrato un aumento del numero di casi segnalati: 12.009 rispetto ai 10.393 della settimana precedente. La percentuale di casi sul totale risulta in lieve diminuzione da 2,0% della settimana precedente a 1,8%».

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«Nell'ultima settimana si osserva un aumento dell'incidenza» di Covid-19 «in tutte le fasce d'età» da 0 a 19 anni «rispetto alla settimana precedente: in particolare, l'incidenza nella popolazione di età 12-19 anni risulta pari a 2.489 casi per 100mila vs 1.840 casi per 100mila nella settimana precedente. Nella classe di età 5-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell'incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare. Nelle ultime 2 settimane si è osservato un forte aumento dell'incidenza in particolare per la classe di età 16-19 anni e un forte aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia minore di 5 anni (più di 10 ricoveri per milione di abitanti), e un aumento più contenuto nella fascia 16-19 anni». Ecco il punto su contagi e ricoveri nella popolazione pediatrica.

«Nell'ultima settimana - si legge ancora - rimane stabile la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare (20%). Il 31% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d'età 5-11 anni, il 59% nella fascia 12-19 anni e solo il 10% nei bambini sotto i 5 anni» Complessivamente, «dall'inizio dell'epidemia al 12 gennaio, nella popolazione 0-19 anni sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 1.403.640 casi confermati di cui 37 deceduti».

 

Quanto invece al «periodo 27 dicembre 2021-9 gennaio 2022, in questa popolazione sono stati segnalati 340.005 nuovi casi, di cui 1.245 ospedalizzati, 14 ricoverati in terapia intensiva e un decesso (i valori riportati non includono le persone ospedalizzate, ricoverate in terapia intensiva e decedute diagnosticate prima del 27 dicembre)».

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