Contagi Covid in risalita, +34% in una settimana. E la quarta dose non decolla: protetto solo il 17%

I dati della Fondazione Gimbe: tornano a salire anche i ricoveri ordinari, segnando un +4,5%

Contagi Covid in risalita: +34% in una settimana. E la quarta dose non decolla: protetto solo il 17%
Contagi Covid in risalita: +34% in una settimana. E la quarta dose non decolla: protetto solo il 17%
Giovedì 29 Settembre 2022, 10:23 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 11:54
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Le quarte dosi non decollano e i contagi Covid tornano a salire. E quasi alla vigilia del giorno in cui anche le mascherine subiranno un allentamento delle restrizioni, arriva l'allarme della Fondazione Gimbe: secondo i dati sono aumentati del 44% i contagi da Covid in una settimana e tornano a salire anche i ricoveri ordinari, segnando un +4,5%. In calo le terapie intensive (-14,7%) e i decessi (-8,1%). Lo rileva il monitoraggio indipendente relativo alla settimana 21-27 settembre. «Dopo il modesto incremento registrato la scorsa settimana - afferma Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - assistiamo a un balzo di nuovi casi settimanali che da poco meno di 108mila sfiorano quota 161mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 23mila al giorno». L'incremento riguarda tutte le Regioni, dal +5,9% della Sicilia al +50,9% del Veneto.

«Nuovo governo dia raccomandazioni chiare»

Per questo motivo dalla Fondazione Gimbe arriva una richiesta al nuovo esecutivo che nascerà:  ribadire raccomandazioni chiare per contrastare Covid-19. È l'esortazione che arriva da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, che commenta i dati dell'ultimo monitoraggio Gimbe in cui si registra una risalita dei contagi. «In questa fase di transizione istituzionale, la Fondazione Gimbe da un lato condivide i principi per contrastare la pandemia di Covid-19 espressi dalla coalizione di centrodestra uscita vincitrice dalle urne, attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali - come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti - senza compressione delle libertà individuali.

Dall'altro, con l'aumento della circolazione virale, Gimbe ritiene indispensabile che il nuovo esecutivo ribadisca in maniera netta le raccomandazioni fondamentali, già fornite da Oms Europa. Innanzitutto, effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili, visto che l'efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave inizia a declinare dopo 120 giorni; in secondo luogo, completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale; infine, utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati. Gli adeguamenti strutturali, oltre a cospicui investimenti, richiedono tempi non compatibili con una eventuale nuova ondata».

 

Quarta dose non decolla: coperto solo il 17%

Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi del vaccino anti-Covid non decolla, attestandosi al 17% rispetto al 16,6% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,3% dell'Emilia Romagna. La platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose) è di oltre 19,1 milioni di persone: di queste, 14 milioni possono riceverlo subito, quasi 1,9 milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e quasi 3,2 milioni l'hanno già ricevuto. Al 28 settembre sono state somministrate 3.257.289 quarte dosi, con una media mobile di 12.096 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 10.284 della scorsa settimana (+17,6%).

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