Covid, terapie intensive in aumento in cinque regioni: Sicilia e Sardegna al 13%, allarme Calabria

Covid, terapie intensive in aumento in 5 regioni: Sicilia e Sardegna al 13%, allarme Calabria
Covid, terapie intensive in aumento in 5 regioni: Sicilia e Sardegna al 13%, allarme Calabria
Martedì 31 Agosto 2021, 12:10 - Ultimo agg. 19:35
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Covid, peggiora la situazione negli ospedali italiani sia sul fronte dei ricoveri che su quello delle terapie intensive. È quanto emerge dai dati del monitoraggio giornaliero a cura dell'Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas), di ieri, 30 agosto. Sale in 5 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia) il tasso di occupazione delle terapie intensive dei pazienti Covid toccando il 13% nelle due isole maggiori, sopra la soglia d'allerta del 10%

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Covid, allarme Calabria

Per quanto riguarda l'occupazione di posti letto in reparto, 4 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia) segnano un aumento giornaliero. In particolare la Calabria, che rischia lunedì la zona gialla, (+1%) arriva al 17% e la Sicilia (+2%) al 23%, entrambe oltre la soglia d'allerta del 15%.

 

«Arriverà un'altra ondata»

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, lancia l'allarme durante Agorà Estate, su Rai Tre: «Abbiamo quasi 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. Arriverà un'altra ondata. In autunno è verosimile una recrudescenza, prevalentemente tra non vaccinati, e se resteranno questi i numeri è possibile che dovremo vedere nei prossimi mesi ancora la morte di altre migliaia di persone, forse anche 30.000, considerando i non vaccinati sopra i 50 anni». Sileri ha poi sottolineato altri aspetti della campagna vaccinale e dei dati: «per la vaccinazione c'è stato un rallentamento che è anche comprensibile durante le vacanze, ma ora è l'ultima chiamata. Bisogna vaccinare per proteggere la popolazione», ha sottolineato, perché «oltre al Covid »c'è anche il non Covid. Stiamo accumulando prestazioni sanitarie da fare per altre patologie anche benigne ma che se non curate nel tempo portano a seri danni». E «il Green pass - conclude Sileri - è un mezzo per proteggere e mettere in sicurezza la popolazione, ma una qualche estensione del suo utilizzo per incrementare le vaccinazioni, secondo me andrà fatta».

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