Covid e chirurgia plastica, la mascherina nasconde i difetti: ma più interventi di liposuzione

Covid e chirurgia plastica, la mascherina nasconde i difetti: ma più interventi di liposuzione
Venerdì 21 Gennaio 2022, 19:07 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 14:03
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Continua a crescere in maniera esponenziale la richiesta di interventi di chirurgia plastica. Secondo un recente studio americano, solo nel 2020 negli Usa sono stati spesi oltre 9 miliardi di dollari in chirurgia plastica, una cifra che è stata ampiamente superata nel 2021 e che dunque non ha affatto risentito del Covid. Tra il 2020 e il 2021, tre dei primi cinque interventi chirurgici più eseguiti erano al viso con la Rinoplastica. Vi è un leggero calo dei lifting, i quali sono stati in cima alla lista dei preferiti per molto tempo. A partire dalla metà del 2021 questi tipi di interventi sono leggermente diminuiti a causa dell’uso della mascherina, che tende a ridurre notevolmente la percezione di questi difetti. D'altro canto però, nascondendo parzialmente il volto, le mascherine aiutano anche a camuffare molto meglio i postumi degli interventi al viso, ecco perché sono ancora numericamente importanti per il mondo della chirurgia estetica.

La vita sedentaria caratteristica di questi anni di pandemia, ha portato molte persone ad aumentare di peso, perciò sono in grande crescita la liposuzione e le altre procedure di rimodellamento del corpo. “Alla fine del 2021, c'è stato un aumento delle procedure di liposuzione – spiega il prof.

Giulio Basoccu - Le persone sono tornate a vestirsi e si sono rese conto che, a causa del lungo periodo trascorso a casa per via dei vari lockdown, i loro corpi erano cambiati".

Sale anche il numero di otoplastiche, o pinning dell'orecchio, che in passato venivano eseguite soprattutto su bambini in età scolare (le orecchie sono completamente formate a quell’età e la procedura può aiutare ad aumentare l'autostima di quei bambini che sono stati vittime di bullismo per via di questo inestetismo). 

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