Covid Italia, nessuna regione per ora passa in zona gialla ma «casi in aumento dappertutto»

Silvio Brusaferro (Iss): «C'è un'Europa divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso»

Covid Italia, nessuna regione passa in zona gialla
Covid Italia, nessuna regione passa in zona gialla
Venerdì 12 Novembre 2021, 16:54 - Ultimo agg. 22:00
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Monitoraggio settimanale dell'epidemia Covid in Italia: le prime informazioni ufficiali emerse dalla cabina di regia dell'Istituto superiore di Sanità dicono che nessuna regione passerà alla zona gialla. I contagi sono in perenne aumento da tre settimane e l'Rt è piuttosto elevato: oltre 1,1, fa notare il direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza che dà anche una buona notizia: le terapie intensive sono sotto la soglia critica e non ci sono allarmi che facciano presagire un divieto della stagione sciistica. Malgrado il «chiaro aumento dell'incidenza di nuovi casi di Covid19», sui posti di area medica e di terapia intensiva «siamo ben al di sotto soglia critica», ha detto Rezza, nel corso della consueta conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale sul Covid-19 della cabina di regia.

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Situazione degli ospedali

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,6%, e in aumento rispetto alla settimana precedente con un aumento del numero di persone ricoverate da 385 (2/11/2021) a 421 (9/11/2021).

Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta ed è pari al 6%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.992 (2/11/2021) a 3.436 (9/11/2021). 

Questa settimana 20 regioni italiane, sulla base del monitoraggio settimanale, sono classificate a rischio moderato ed una Regione, la Calabria a rischio basso. Il Friuli Venezia Giulia è segnalata ad alta probabilità di progressione a rischio alto.

La proiezione dell'incidenza è a «1,11 ma rimane sopra la soglia epidemica», tuttavia indica che «i casi sono destinati a crescere», spiega il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro.

«In tutte le Regioni c'è un aumento della circolazione del virus e questo si traduce in un aumento dei casi». Lo ha detto il presidente Brusaferro intervenuto con un video trasmesso durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio Covid-19.

«Siamo nella terza settimana consecutiva in cui sta aumentando in modo generalizzato il numero di nuovi casi di Covid, e l'indice Rt è sopra la soglia epidemica, dunque è importante agire in modo preciso su due azioni per contenere la circolazione del virus: vaccinare la platea che non ha iniziato ancora il ciclo vaccinale e mantenere elevata la copertura immunitaria a partire dalle categorie a cui è raccomandato», ha spiegato Brusaferro. «Parallelamente è importante essere prudenti, usare le mascherine e prevenire le aggregazioni», ha aggiunto.

«La mappa europea, anche questa settimana, mostra un'Europa divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso - ha aggiunto - La circolazione del virus sta aumentando. Le curve ci mostrano come anche nel nostro Paese i casi sono in crescita, ma più contenuta rispetto ad altri Paesi. In Europa la circolazione è in netto aumento».

Trentenni e quarantenni

«Negli ultimi 7 giorni si concentra una crescita dei casi nelle fasce d'età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni, che poi hanno la quota di popolazione non vaccinata più significativa, e tra i giovani dove ancora non è raccomandata la vaccinazione», ha detto in conferenza stampa Brusaferro.

Quando cala la protezione del vaccino?

«L'efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni, ricoveri in terapia e per i decessi, supera il 90%, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di età più centrali è un pò più bassa. Si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire, man mano che passano i sei mesi, alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero». Lo ha precisato Brusaferro nella stessa conferenza stampa. Ha aggiunto: «Ci sono milioni di cittadini che non hanno fatto nemmeno una dose, ed è estremamente importante che inizino il ciclo». 

Quale variante sta circolando?

Rispetto alle varianti del virus Sars-CoV-2, «ci troviamo in una fase stabile, dove la variante dominante è la Delta. Viene anche monitorata la Delta plus, che presenta casi un pò sparsi in tutto il Paese. Ma, comunque, è una variante oggi minoritaria», ha detto Brusaferro.

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