Come nella prima ondata, in ospedale tornano intere famiglie per curare il Covid. La maggior parte di queste sono dei cluster familiari di No vax: moglie, marito, padre, figli e genitori anziani, talvolta anche i badanti. La spiegazione nasce proprio dalla ritrosia a vaccinarsi di ancora diverse famiglie: «Stiamo tornando a vedere cluster familiari, sì, come nella prima ondata. Con la differenza che allora non esisteva il vaccino e quindi bastava che un componente contraesse il Covid per passarlo a tutti i parenti - spiega Annamaria Cattelan, primario di Malattie infettive dell'Azienda ospedaliera di Padova -. Adesso il vaccino c'è, ma ci sono anche intere famiglie No vax, per le quali il tempo sembra non essere passato».
No vax ricoverati, gli altri malati trascurati
Un problema collaterale ma non meno importante riguarda gli altri malati, per forza di cose trascurati a causa dell'emergenza Covid: «Le altre patologie restano indietro - spiega in un'intervista al Corriere della Sera -. Stiamo trascurando da due anni i pazienti con Hiv e abbiamo rallentato molto la campagna Oms per l'eradicazione dell'epatite C.