Covid, nuovi vaccini: via libera al richiamo per gli over 12. Speranza: «Virus ancora una sfida»

La formulazione bivalente dei due vaccini Comirnaty e Spikevax, è raccomandata prioritariamente «a coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo»

Covid, nuovi vaccini: via libera al richiamo per gli under 12. Speranza: «Virus ancora una sfida»
Covid, nuovi vaccini: via libera al richiamo per gli under 12. Speranza: «Virus ancora una sfida»
Mercoledì 7 Settembre 2022, 20:23 - Ultimo agg. 20:27
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Via libera al richiamo con il vaccino bivalente per gli over 12, mentre la pandemia di Covid arretra ancora: diminuiscono in 7 giorni i ricoveri dei pazienti sia nelle intensive sia nei reparti e calano anche i contagi ma con l'autunno alle porte «il virus è ancora una sfida da affrontare», come ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. In seguito all'approvazione da parte dell'Aifa, il ministero della Salute ha infatti indicato in una circolare che il vaccino bivalente a Rna messaggero (MRna) contro il ceppo originario del virus SarsCoV2 e contro la variante Omicron BA.1 è raccomandato «come dose di richiamo, nei soggetti di età superiore a 12 anni, che abbiano almeno completato un ciclo primario di vaccinazione anti SarsCoV-2/ Covid-19.

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Covid, ok al richiamo bivalente

La formulazione bivalente dei due vaccini Comirnaty e Spikevax, è raccomandata prioritariamente «a coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo», compresi operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza, e «a tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, con le tempistiche già previste per la stessa». Per il ministro Speranza «si avvicina l'autunno e dobbiamo essere pronti ad affrontare il Covid-19 che rappresenta ancora una sfida. I vaccini sono una leva cruciale per proteggere i più fragili», ha affermato intervenendo al vertice dei ministri della Salute Ue a Praga.

Dei vaccini ha parlato anche il sottosegretario alla Salute, Paolo Sileri, dicendo che «verrà data priorità a coloro che hanno effettuato l'ultimo richiamo da più di sei mesi, quindi a chi l'ha fatto da 6 a 4 mesi fa, mentre coloro che hanno già effettuato una quarta dose da meno di quattro mesi non dovranno sottoporsi ad una ulteriore vaccinazione con i vaccini aggiornati.

E non sarà necessario riallestire tutti gli hub vaccinali». Intanto secondo l'ultima rilevazione degli ospedali sentinella Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) si registra un calo del 21,5% dei ricoveri sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive tra il 30 agosto e il 6 settembre. Segnali positivi anche dai ricoveri pediatrici, scesi del 16%.

Secondo i dati del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore i contagi sono stati 17.574 , contro i 24.855 del giorno prima. Le vittime sono 57, in calo rispetto alle 80 di ieri. Effettuati 163.107 tamponi con un tasso del 10,7%. Nelle intensive ci sono 184 pazienti ricoverati, uno in meno, nei reparti sono invece 4.299, (-160). Gli attualmente positivi sono 555.745, un numero vicino a quello che si registrava a fine dicembre 2021, ovvero subito prima della diffusione della variante Omicron, quando le infezioni in corso erano circa 530mila. Secondo l'analisi di Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia, «a inizio giugno c'è stata la crescita dei contagi che ha avuto il massimo a metà luglio», da allora i casi sono «diminuiti fino a Ferragosto», rimanendo per una »decina di giorni più o meno allo stesso livello».

Adesso i contagi stanno ricominciando a scendere. «La mia interpretazione - spiega l'esperto - è che alla curva di discesa più o meno regolare, si sono aggiunti pochi casi, dovuti ai maggiori assembramenti per le vacanze. Attualmente i contagi scendono al ritmo del 20% circa a settimana». Per Cislaghi resta difficile fare previsioni su cosa ci aspetta nelle prossime settimane. »La cosa corretta è dire che i rischi ci sono e che precauzioni semplici, che non comportano grossi disagi, devono esser mantenute, come le mascherine o evitare situazioni a rischio, un minimo di precauzione sulle situazioni abbassa la probabilità di contrarre il virus«.

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