Influenza da record. I dati dell'ultimo rapporto Influnet, «ci confermano che anche in Italia come nel resto dell'Europa stiamo registrando un picco che colpisce particolarmente i bambini, a cui si aggiunge la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale. Si tratta di una ondata di contagi che inizia a mettere in crisi i reparti di Pediatria ospedalieri e gli studi dei pediatri di famiglia, specialmente nel Nord del Paese. Non possiamo dire che i casi siano più gravi o gravati da complicanze rispetto agli anni scorsi, anche perchè I bilanci si fanno alla fine, quindi ne dovremo riparlare nella primavera del 2023. Ma certamente il numero di bambini colpiti dai virus dell' influenza è di gran lunga più elevato rispetto a quello registrato nelle ultime due stagioni invernali». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Mariano Magrì, pediatra del dipartimento di Prevenzione dell'Asl Lecce.
L'epidemia d'influenza iniziata prima del solito
«Quello che possiamo affermare con certezza è che l'epidemia influenzale è iniziata prima del solito - ricorda Magrì - Il rapporto Influnet ci mostra che i livelli attualmente registrati sono quelli che negli altri inverni (prima del 2020) si registravano durante il picco influenzale.
I sintomi
I sintomi caratteristici dell’influenza 2022-2023 saranno plausibilmente gli stessi delle stagioni passate, ovvero una combinazione variabile di:
- febbre alta ad esordio improvviso,
- tosse secca e stizzosa,
- mal di testa,
- stanchezza e debolezza,
- brividi,
- dolori muscolari e articolari,
- dolori addominali,
- diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini),
- mal di gola,
- naso congestionato e starnuti,
- perdita di appetito,
- ridotta qualità del sonno
Fin dalla comparsa dei primi sintomi si può inoltre assistere a manifestazioni simili al più classico dei raffreddori, come ad esempio aumentate secrezioni nasali, lacrimazione e bruciore agli occhi; i sintomi tendono in genere a sfumare nel giro di 5-7 giorni al massimo (poco di più nei bambini), tuttavia l’astenia e la tosse possono durare molto più a lungo.