Chirurgo radiato per aver inciso le sue iniziali sul fegato di un paziente: «Un atto di arroganza professionale»

La sua firma di 4 cm è stata scoperta a causa di un trapianto non andato a buon fine

Chirurgo radiato per aver inciso le sue iniziali sul fegato di un paziente
Chirurgo radiato per aver inciso le sue iniziali sul fegato di un paziente
Sabato 15 Gennaio 2022, 13:46 - Ultimo agg. 16:07
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Aveva inciso le sue iniziali, le lettere "S" e "B", sul fegato di due pazienti ignari durante un intervento chirurgico, un «atto nato da un grado di arroganza professionale» che gli è costato la radiazione dall'albo dei medici. Simon Bramhall paga così il singolare gesto che, secondo il Servizio del tribunale dei medici professionisti (Mpts), «ha minato la fiducia del pubblico nella professione medica».

Simon Bramhall, il chirurgo inglese che incideva con il laser le sue iniziali sugli organi

Il chirurgo Simon Bramhall aveva ammesso nel 2017 di aver "autografato" degli organi trapiantati al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham nel 2013.

Un gesto definito dal Medical Practitioners Tribunal Service (MPTS) come «un atto nato da un grado di arroganza professionale» che ha minato la fiducia nei confronti delle professioni sanitarie.

L'autografo era costato al chirurgo una multa da 10 mila sterline e nel 2020 una sospensione dalla professione per cinque mesi. Ma un rapporto del tribunale aveva poi affermato che la sua idoneità alla pratica non era più compromessa a causa delle sue condanne penali e aveva deciso la revoca della sospensione dall'ordine. Anche il Consiglio medico generale (GMC) aveva impugnato la decisione di sospensione e un giudice dell'Alta Corte aveva annullato la sanzione.

Tuttavia il caso Bramhall è poi tornato all'esame del Servizio del tribunale dei medici professionisti che si è finalmente pronunciato a favore della radiazione. 

Una «Violazione grave»

Secondo il tribunale, sebbene «nessun danno fisico duraturo fosse stato causato a nessuno dei due pazienti», le azioni di Bramhall avevano causato a uno di loro «un danno emotivo significativo». Di conseguenza la cancellazione dal registro medico poteva essere considerata una «sanzione proporzionata» poiché il «contesto generale di fornitura di cure salvavita» non mitigava la «grave violazione da parte del signor Bramhall della dignità dei suoi pazienti e autonomia».

I suoi autografi sugli organi vennero alla luce quando le iniziali di 4 cm furono notate da un altro medico su un organo che era stato trapiantato senza successo da Bramhall e operato nuovamente circa una settimana dopo.

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