Lockdown per i non vaccinati. Pregliasco: «Opzione possibile». Crisanti: «Una follia». Bassetti: «Può essere uno stimolo»

Scienza divisa sul "modello Austria" che propone restrizioni per chi ha deciso di non immunizzarsi

Lockdown solo per i non vaccinati. Crisanti: «Una follia». Bassetti: «Può essere uno stimolo»
Lockdown solo per i non vaccinati. Crisanti: «Una follia». Bassetti: «Può essere uno stimolo»
Mercoledì 3 Novembre 2021, 18:16 - Ultimo agg. 5 Novembre, 08:36
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Con l'inverno ormai alle porte e il rischio di una recrudescenza dell'epidemia con un eventuale aumento dei contagi, torna d'attualità il tema di possibili restrizioni destinate solo a chi rifiuta di vaccinarsi sul modello Austria. Una sorta di lockdown per i no vax, o comunque delle limitazioni alla vita sociale lasciando liberi invece coloro che hanno scelto di mettersi in sicurezza immunizzandosi. Il dibattito ha coinvolto anche la scienza e le opinioni sono divise. 

Crisanti: «È una follia»

«È una follia dal punto di vista giuridico ed epidemiologico». È nettissimo il no di Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova, al cosiddetto 'modello Austrià, ovvero all'ipotesi di un lockdown solo per i non vaccinati contro Covid-19, in caso di picchi nei contagi e terapie intensive in sofferenza. «Penso che siamo all'improvvisazione», dice all'Adnkronos Salute. «Non ha nessun senso epidemiologico anche perché i vaccinati trasmettono» il virus. «E uno che non si può vaccinare perché sta male - si domanda l'epidemiologo - che fa? Rimane a casa perché non si può vaccinare? La Costituzione - conclude - non la prevede questa cosa».

 

Bassetti: «Può essere uno stimolo a vaccinarsi»

«Se i casi dovessero continuare a crescere e le vaccinazioni invece si dovessero fermare ai numeri attuali, ovvero inferiori a quelli che ci servono per arrivare al 90% della copertura velocemente, concordo sulle restrizioni per i non vaccinati per accelerare le immunizzazioni.

Può essere uno stimolo, ma solo perché queste persone devono sapere che se si immunizzano li mettiamo in una condizione di non finire in ospedale e di non rischiare la vita». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta la percorribilità anche in Italia della 'via austriacà, che nello scenario peggiore prevede il lockdown solo per i non vaccinati. «Sono sicuro che queste persone alla fine ci ringrazieranno. E se ci saranno delle chiusure devono valere solo per chi deliberatamente e contro la scienza ha deciso di non vaccinarsi», avverte Bassetti.

Preglisco: «Opzione possibile e interessante»

Il lockdown solo per i non vaccinati contro Covid-19, in caso di picchi nei contagi e terapie intensive in sofferenza, «mi sembra un'opzione possibile e interessante che abbassa il livello di rischio nei contatti interumani». La pensa così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, sul cosiddetto 'modello Austrià. «Non essendoci un manuale di gestione bisogna fare riferimento ad esempi e soluzioni varie - dice l'esperto - e questa è una soluzione possibile perché - spiega - il rischio di infezione nei contatti tra non vaccinati o tra vaccinati e non vaccinati è superiore. Ogni contatto interumano è a rischio - ricorda il virologo - ma il contatto con soggetti non vaccinati fa sicuramente salire la probabilità di aumentare la diffusione del contagio». E del resto se un provvedimento del genere dovesse essere adottato, conclude Pregliasco, «tutelerebbe anche gli stessi non vaccinati, più vulnerabili a un'infezione grave in caso di alta circolazione virale».

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