Omicron 2, i virologi: «Al chiuso indispensabile continuare a indossare le mascherine anti Covid»

Omicron 2, i virologi: «Al chiuso indispensabile continuare a indossare le mascherine anti Covid»
di Graziella Melina
Giovedì 24 Marzo 2022, 07:16 - Ultimo agg. 08:42
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“Le mascherine anti Covid al chiuso vanno indossate. Altrimenti il rischio che il numero dei contagi aumenti in modo esponenziale è molto alto”. Gli esperti non hanno dubbi: la variante omicron 2 ha una contagiosità elevata e quindi la situazione potrebbe sfuggire di mano.

“È fuori discussione che se l’epidemia si mantiene sui livelli che stiamo osservando ora - sottolinea Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene all’Università del Salento - eliminare una misura finora efficace sarebbe davvero pericoloso. La circolazione virale è ancora molto attiva, non ci vuole molto a immaginare che se riduciamo le precauzioni il numero dei casi aumenta. Finché non si spegne quest’ultima ondata, sarei cauto nel togliere l’obbligo. Si tratta di una misura che in fondo non costa nulla, non impatta di sicuro sull’economia. Indossandola, al massimo comporta solo un po’ di fastidio. Ma è necessaria per proteggerci”.

Anche Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Igiene generale e applicata dell’Università degli Studi di Milano, risponde senza esitazione: “Ben venga la fine dello stato di emergenza - dice - ma bisogna adattare le misure in un’ottica di gradualità.

I dati che abbiamo ci dicono che non è il momento di abbassare la guardia. Non dimentichiamo che l’assembramento al chiuso, tra tutti i fattori che contribuiscono alla diffusione del virus, è quello con maggiore rischio. La variante omicron 2, del resto, ci ha spiazzato. Non ci aspettavamo questo andamento della curva epidemica. Ora deve prevalere l’esigenza della flessibilità rispetto a disposizioni già prese. Serve ancora molta prudenza”.

Senza mascherine, insomma, il rischio che si riparta con una nuova ondata non è così remoto. “Omicron 2 presenta oltre 50 mutazioni che lo rendono diverso rispetto al virus precedente - rimarca Roberto Cauda, direttore di Malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma - La possibilità di reinfezione, inoltre, non è infrequente.  Dunque, di fronte ad un virus che si trasmette così facilmente e tenuto conto che una quota parte della popolazione non è ancora vaccinata, manterrei di sicuro le mascherine al chiuso. Si tratta in fondo di un piccolo sacrificio. Certo, non si può vivere nell’emergenza continua, ma bisogna adattare le misure in una maniera progressiva. Non dimentichiamo che le mascherine ffp2 proteggono dal contagio almeno per l’80 per cento circa. Senza protezione, il rischio di contrarre il covid sarebbe massimo”.

La nuova variante, insomma, non fa stare tranquilli. “Con omicron 2 non è ancora il momento di togliere le mascherine - taglia corto Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-medico di Roma - Quanto possa salire il numero dei contagi se eliminiamo questa misura di precauzione non lo sappiamo. Di sicuro, le varianti omicron 1-2-3 hanno una contagiosità pari a quella del morbillo. Questo vuol dire che al chiuso senza mascherina un soggetto asintomatico può contagiare contemporaneamente dalle 16 alle 18 persone. Non dimentichiamo, poi, che continua ad aumentare il numero delle reinfezioni. E anche se con omicron spesso i sintomi sono lievi, chi si contagia deve stare comunque in isolamento. Quindi,  non lavora e non guadagna. Se i contagi aumentano a dismisura, anche il problema economico, oltre a quello sanitario, non sarebbe di poco conto”. 

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