Omicron, Zaia: «Sui vaccinati il virus si sta "raffreddorizzando"». Record di contagi in Veneto (+7.403), ma meno ricoveri

«Davanti a oltre 7mila contagiati nelle 24 ore, che non abbiamo mai avuto, abbiamo un terzo di ospedalizzazioni»

Omicron, Zaia: «Il virus si sta "raffreddorizzando"». Boom di contagi in Veneto, ma meno ricoveri
Omicron, Zaia: «Il virus si sta "raffreddorizzando"». Boom di contagi in Veneto, ma meno ricoveri
Martedì 28 Dicembre 2021, 14:37 - Ultimo agg. 19:38
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Nuovo record di contagi in Veneto, dove oggi si registrano 7.403 nuovi casi di positività al Covid. I decessi sono 29. «Abbiamo oltre 7 mila contagiati, sono tantissimi positivi, mai così nella storia di questi 22 mesi», commenta Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. «Però abbiamo una ospedalizzazione - osserva - che è un terzo del periodo peggiore: 178 persone in terapia intensiva, delle quali almeno l'80% non vaccinate, mentre nelle corsie abbiamo circa 1.200 pazienti, e uno su due non è vaccinato».

Zaia: «Sui vaccinati il virus si sta "raffreddorizzando"»

«Risulta anche a noi che la variante Omicron si stia "raffreddorizzando" sui vaccinati rispetto a Delta, perchè davanti a oltre 7mila contagiati nelle 24 ore, che non abbiamo mai avuto, abbiamo un terzo di ospedalizzazioni», aggiunge Zaia. «Vuol dire innanzitutto che il vaccino funziona - rileva -, secondo che se ci sono vaccinati che si infettano comunque si limita a sintomi da paucisintomatico.

Questo è il grande vantaggio: se oggi non avessimo i vaccinati saremmo chiusi e tutto il giorno a contare i morti».

Record di contagi in Veneto (+7.403), ma meno ricoveri

«Ricordo che i non vaccinati - puntualizza Zaia - rappresentano solo il 13% della popolazione». Tutte considerazioni che portano il governatore del Veneto a rivolgere un appello al governo: «Ne ho già parlato ieri sera con il ministro Speranza - annuncia - affinchè si modifichi il sistema in base alle caratteristiche dello scenario: noi non possiamo andare al collasso con i tamponi, perchè questo è il vero tema, quando potremmo per esempio prevedere che i vaccinati non facciamo la quarantena».

Zaia dice di sperare che il Comitato tecnico-scientifico dia un parere positivo e che dall'altro «si possa ridurre anche il numero di tamponi. Il contatto stretto, il bambino ad esempio che è in un'aula con un positivo non ha nessun senso, a mio avviso, che vada a fare un tampone per poi comunque restare in quarantena, per poi comunque fare un tampone alla fine». Il Presidente del Veneto sostiene che bisogna prendere atto «che è inutile continuare con questo sistema».

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