No vax in Veneto, oltre mille contagi: ecco la pandemia dei non vaccinati

Veneto, oltre mille contagi: ecco la pandemia dei non vaccinati
Veneto, oltre mille contagi: ecco la pandemia dei non vaccinati
di Angela Pederiva
Domenica 1 Agosto 2021, 09:29 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 04:00
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C'è chi dice (come l'Istituto superiore di sanità) che siamo ancora nella terza ondata, c'è chi afferma (come la Fondazione Gimbe) che siamo già nella quarta. Dipende da come viene valutato il periodo compreso fra ottobre e aprile scorsi, se in maniera unitaria o sdoppiandolo in due momenti, ma alla fine poco cambia: comunque la si voglia chiamare, l'attuale fase sembra sempre più la pandemia dei non vaccinati. Ogni 5 contagiati in Veneto, 4 non sono completamente immunizzati.


I NUMERI

Lo dimostrano i numeri diffusi ieri dalla Regione. Nella settimana compresa fra il 22 e il 28 luglio, sono stati conteggiati 4.157 nuovi casi. Di questi, 2.821 (il 67,9%) riguardano soggetti che non hanno ricevuto nessuna dose e 510 (il 12,3%) sono persone che hanno fatto una sola iniezione. I restanti 826 (il 19,9%) sono individui che hanno completato il ciclo e che evidentemente ricadono in quella quota (stimata anche dall'Iss appunto nel 20%) di mancata efficacia del vaccino. Per la stragrande maggioranza, però, si tratta di positivi che non hanno alcun sintomo o che comunque non finiscono in ospedale, dove si conferma marcata la distinzione fra chi si è protetto e chi no. Su 16 ricoverati in Terapia intensiva, 15 (il 93,8%) non avevano ottenuto la somministrazione, mentre risulta vaccinata una 80enne ormai in fase di dimissione. Su 137 degenti in area non critica, cioè quelli che non si sono ancora negativizzati, in 101 (il 73,7%) non avevano aderito per nulla alla campagna e in 10 (il 7,3%) solo parzialmente, mentre i rimanenti 26 (il 19%) avevano fatto anche il richiamo.

 


L'APPELLO

Osserva il governatore Luca Zaia: «Dove non c'è il vaccino, il terreno è fertile e il virus mette radici.

Quindi non è ancora finita: bisogna fare attenzione agli assembramenti e, nel caso, mettere la mascherina anche all'aperto. Ad ogni modo non vogliamo terrorizzare nessuno, anche perché stiamo fronteggiando un'ondata dalle caratteristiche assolutamente anomale, rispetto al passato: i tassi di ospedalizzazione sono bassi e gli asintomatici sono una quantità importante. A questo punto gli scienziati dovrebbero riunirsi in conclave e decidere in maniera univoca se dobbiamo fare la terza dose o no, perché nel caso dobbiamo programmare l'inoculazione di altri 5 milioni di dosi». 

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LA SCUOLA

L'operazione andrebbe a sovrapporsi all'avvio del nuovo anno scolastico, che al momento vede un 38% di vaccinati e prenotati fra i ragazzi, nonché circa 20.000 fra insegnanti e operatori ancora scoperti. «Ci stiamo battendo perché la scuola riapra in presenza aggiunge Zaia e per questo lanciamo un appello agli irriducibili, affinché valutino in libertà la possibilità di aderire alla campagna. Nel frattempo continueremo ad effettuare tamponi a tappeto per misurare il grado di circolazione del virus». Aggiunge l'assessore regionale Manuela Lanzarin: «Stiamo analizzando il documento firmato dal ministro Patrizio Bianchi, che raccomanda l'uso della mascherina e l'individuazione di percorsi separati. Lunedì le direzioni Prevenzione del Veneto e di altri quattro territori lo studieranno e mercoledì il testo sarà affrontato in Conferenza delle Regioni». 


LE FORNITURE

Sempre la prossima settimana partirà una nuova scansione nelle forniture dei vaccini. Per tre mercoledì di fila arriveranno 159.000 dosi di PfizerBiontech, poi per altri due le consegne saliranno a 162.000. Aumenteranno pure gli arrivi di Moderna, che passerà da 40.000 a 70-80.000. «È stata invece sospesa la distribuzione di Johnson&Johnson e di AstraZeneca specifica Lanzarin di cui restano in magazzino, rispettivamente, fiale per 50.000 e 80.000 iniezioni. In agenda ci sono ancora posti liberi, soprattutto nelle due settimane centrali di agosto, per cui rivolgiamo un appello a chi è a casa».

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IL BOLLETTINO

Confermato il verdetto della cabina di regìa. Malgrado l'indice di contagio Rt sia schizzato a 1,97, il Veneto resta in fascia bianca con 81 casi ogni centomila abitanti e un tasso di occupazione ospedaliera dell'1,6% in Terapia intensiva e dell'1,5% in area non critica. Il bollettino di giornata registra il superamento di quota mille nuove infezioni («Ma l'algoritmo ne prevedeva 1.500»): 1.043 su 42.282 tamponi, pari a un tasso di positività del 2,47%, per un totale di 435.954 dall'inizio dell'emergenza. I ricoverati scendono a 156 (-9), di cui 17 intubati (-1) e 139 (-8) accolti in altri reparti. Non sono invece stati rilevati altri decessi, oltre ai noti 11.641.
 

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