Paracetamolo, in Italia il farmaco contro influenza e raffreddore costa fino a 10 volte di più che all'estero. Perchè?

E non sono nemmeno in vendita maxiconfezioni che farebbero risparmiare

Paracetamolo, in Italia il farmaco contro influenza e raffreddore costa fino a 10 volte di più che nel resto d'Europa. Perchè?
Paracetamolo, in Italia il farmaco contro influenza e raffreddore costa fino a 10 volte di più che nel resto d'Europa. Perchè?
Giovedì 18 Novembre 2021, 18:46 - Ultimo agg. 20 Novembre, 14:09
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Paracetamolo molto efficace, ma altrettanto costoso? Perché l'analgesico (antidolorifico) e l'antiperetico (abbassa-febbre) più usato è così caro in Italia rispetto agli altri paesi europei? Perché in Italia non sono consentite le vendite di maxiflaconi che potrebbero contribuire ad abbassarne il prezzo?

Il tema, con l'influenza stagionale in arrivo, torna di forte attualità partendo dal fatto che in italia i farmaci a base di paracetamolo costano enormemente di più rispetto al resto d'Europa, come ha sottolineato il dossier messo a punto da People for Planet, poi ripreso anche da Il salvagente. In questi giorni è Striscia la notizia a sottolineare l'abnorme differenza di prezza che riguarda sia il farmaco generico sia quello di marca.

Paracetamolo: da 19 a 2 centesimi di euro

Una compressa di una confezione generica arriva a costare in Italia fino a quasi dieci volte di più rispetto, ad esempio, all'Olanda: da 19 a 2 centesimi di euro. Una differenza abnorme che cala con il paracetamolo di marca, ma che resta comunque molto significativa e pesante (si passa da 27 centesimi per compressa in Italia a 9 in Gran Bretagna) per le tasche degli italiani che per di più non possono chiedere rimborsi per questo farmaco considerato da banco. E' da banco anche oltrefrontiera, ma in molti paesi c'è la possibilità di chiedere rimborsi in caso di prescrizione del medico, il che spinge gli stati a ridurre i prezzi al consumatore, anche perché si tratta di molecole sintetizzate nel dopoguerra e non più coperte da brevetto. Fra l'altro all'estero questi farmaci sono soggetti a un Iva più alta, ma nonostante ciò agli italiani costano assai di più. People for Planet, evidenziate queste differenze, scrisse al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere di calmierare i prezzi.

In Italia si ritiene poi che non sia il caso di vendere flaconi con, mettiamo, 100 compresse, per evitare abusi e sovradosaggi, ma, non essendo obbligatoria la ricetta, non è difficile fare scorte accumulando blister su blister. 

Secondo Il salvagente si spendono ogni anno oltre due miliardi e mezzo di euro per questi tipi di farmaci: giustificata la richiesta di allinearne i prezzi a quegli degli altri paesi europei.

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