I tassi di segnalazione di sospetta reazione avversa al vaccino anti-Covid sono più bassi dopo la quarta dose. È quanto emerge dal 12esimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, basato sui dati relativi alle segnalazioni registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 giugno 2022, per i 5 vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. «Nel secondo trimestre del 2022, i tassi di segnalazione» di sospetta reazione avversa «relativi alla prima dose», si legge, «restano più elevati rispetto alle dosi successive» e «sono più bassi dopo la quarta dose per tutti i vaccini».
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I numeri
Tra il 27 dicembre 2020, data di avvio della campagna vaccinale anti-Covid, e il 26 giugno 2022, per i 5 vaccini in uso in Italia sono arrivate all'Agenzia italiana del farmaco Aifa quasi 138mila (137.899) segnalazioni di sospetta reazione avversa su un totale di oltre 138 milioni di dosi somministrate (138.199.076), di cui l'81,8% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.
Comirnaty di Pfizer/BioNTech è il vaccino attualmente più utilizzato (65,4%), seguito da Spikevax di Moderna (24,7%), Vaxzevria di AstraZeneca (8,8%), Jcovden (il vaccino Janssen) di J&J (1,1%) e Nuvaxovid di Novavax (0,03%). In linea con i precedenti rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni, a eccezione di Vaxzevria e Spikevax che appaiono invertiti in questo andamento (Comirnaty 66,3%, Vaxzevria 17,4%, Spikevax 14,9%, Jcovden 1,3%, Nuvaxovid 0,1%). Per tutti e 5 i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione. «I dati contenuti in questo rapporto periodico - commenta l' Aifa - sono coerenti rispetto a quelli pubblicati fino a oggi e in linea con le informazioni di sicurezza già discusse a livello europeo».