Quarta ondata, Pregliasco: «Sono abbastanza ottimista per il Natale, questo inverno sarà l'ultima battaglia»

L'esperto: terza dose sarà l'ultima, poi andrà solo ai fragili

Pregliasco rassicura: «Sono abbastanza ottimista per il Natale, ma terza dose è importante»
Pregliasco rassicura: «Sono abbastanza ottimista per il Natale, ma terza dose è importante»
Giovedì 11 Novembre 2021, 14:49
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Per Natale «sono abbastanza ottimista» e «credo che l'inverno sarà l'ultima battaglia dell'emergenza», così il virologo Fabrizio Pregliasco intervenendo ad Agorà su Rai Tre. Sarà importante, ha proseguito, il ruolo della «terza dose, che è un modo per rinforzare la perdita di capacità del vaccino di proteggere dall'infezione, pur mantenendosi alta la protezione rispetto ai casi più gravi». Poco prima l'esperto all'agenzia Adkronos Salute aveva anche ipotizzato che «la terza potrebbe essere l'ultima dose» del vaccino anti-Covid.

Possibili alcuni interventi mirati

Sul Natale, in particolare, Pregliasco, pur dicendosi «abbastanza ottimista», non ha escluso «interventi 'chirurgicì in focolai importantì, e una valutazione delle situazioni come quelle della Sicilia, dove le quote di vaccinazioni sono basse» ha spiegato a Agorà. «Un rischio potranno essere però anche gli assembramenti per le festività come quelli, per citarne uno, in via del Corso a Roma», ha dettagliato.

I cortei No Pass

Un pericolo non inferiore, ha osservato, a quello delle manifestazioni dei no vax.

E proprio sulle iniziative dei no vax a Trieste, Pregliasco ha detto che «in quella zona c'è un minor numero di vaccinati e un tracciamento specifico in un focolaio ha dimostrato che i contagi erano legati alla partecipazione a quelle manifestazioni. La situazione è legata ad un abbassamento dell'adesione complessiva alla vaccinazione e all'abitudine di seguire meno attentamente il galateo».

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Terza sarà ultima dose

Per il virologo con «la terza dose si chiude il giro della vaccinazione anti-Covid universale, poi ci sarà una strategia vaccinale simile a quella dell'influenza, con la necessità di un richiamo annuale solo per alcune categorie più fragili». All'Adnkronos Salute l'esperto ha anche parlato delle possibili reinfezioni: «Dei malati di coronavirus Sars-CoV-2 della prima ondata, già qualcuno si reinfetta».

«A ogni modo però - ha quindi concuso - l'elemento di tenuta dell'obiettivo principale, che è soprattutto l'evitamento dei casi gravi, sembra che sia confermato. Una capacità che può prolungarsi nel tempo».

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