Il contagio da Covid-19 in Italia è tornata ai livelli di ottobre grazie alle misure di contenimento, ma la sua evoluzione «è in chiaro peggioramento»: è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). «Osservando la traiettoria» della seconda ondata dell'epidemia in Italia, tramite la curva dei decessi di ogni giorno in funzione della percentuale dei positivi corrispondente a 18 giorni prima, si vede - osserva Sebastiani - che siamo tornati al punto corrispondente al 20 ottobre circa».
La scommessa è capire quale andamento potrà prendere adesso la curva epidemica, ma secondo l'esperto «con 17 regioni-province autonome in giallo, i fenomeni da 'liberi tutti' dello scorso fine settimana, la diffusione delle nuove varianti con più alta trasmissibilità e le condizioni ideali in questo periodo dell'anno per la circolazione del virus, è molto probabile che la traiettoria evolverà verso un aumento contemporaneo dei positivi e dei decessi».
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«La curva della percentuale dei positivi sui tamponi molecolari a livello nazionale è in stallo da circa tre settimane, con un lieve peggioramento nell'ultima», rileva ancora Sebastiani. Le curve del numero di pazienti Covid-19 nei reparti ordinari e in terapia intensiva, prosegue, «sono in lenta diminuzione lineare, ma da una settimana quella degli ingressi in terapia intensiva ha smesso di diminuire ed è in stallo».