Variante Xe, aggiornata la lista dei sintomi Covid. Dal fiato corto alla perdita di appetito: i 9 nuovi sintomi nella lista ufficiale

Tra i sintomi tosse continua e perdita di olfatto e gusto

Variante Xe, aggiornata la lista dei sintomi Covid. Dal fiato corto alla perdita di appetito: i 9 nuovi sintomi nella lista ufficiale
Variante Xe, aggiornata la lista dei sintomi Covid. Dal fiato corto alla perdita di appetito: i 9 nuovi sintomi nella lista ufficiale
Martedì 5 Aprile 2022, 14:20 - Ultimo agg. 6 Aprile, 15:58
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La paura per il Covid torna di pari passo all'aumento dei casi. In Gran Bretagna, dove è stata recentemente scoperta una variante «più contagiosa di Omicron» chiamata Xe, l'agenzia sanitaria nazionale ha aggiornato la lista ufficiale dei sintomi, aggiungendo 9 nuovi campanelli d'allarme che posso rivelare il contagio. A due anni dall'inizio della pandemia, sono riconosciuti come sintoni anche il fiato corto, il mal di gola e il mal di testa.

 

La nuova lista ufficiale dei sintomi

Secondo l'agenzia sanitaria della Gran Bretagna, oltre alla febbre, la tosse continua e la perdita di olfatto e gusto, vanno aggiunti altri nove sintomi: fiato corto, sentirsi stanchi o esausti, corpo dolorante, mal di testa, gola infiammata, naso chiuso o che cola, perdita d'appetito, diarrea, sentirsi male o essere ammalato. 

 

Variante Xe in Italia

«In questo momento non abbiamo alcun dato per dire che anche in Italia è presente Xe», il ricombinante tra le varianti Omicron 1 e 2 di Sars-CoV-2, segnalato nel Regno Unito. «Nessun caso di Xe è giunto alla nostra osservazione, mentre è stato rilevato qualche caso sporadico di Omicron 3, che non riveste al momento alcun tipo di interesse» in un contesto in cui «Omicron 2 sta prendendo nettamente il sopravvento sulla 1». Lo precisa all'Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), confermando che sulla  variante mix tra BA.1 e BA.2 «non c'è alcun motivo di preoccupazione per ora. Perché anche il dato diffuso dall'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui Xe potrebbe essere il 10% più trasmissibile di Omicron 2, è assolutamente preliminare e da confermare, come ha precisato la stessa Oms».

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In un mondo senza frontiere, «non possiamo escludere» che Xe sia uscita dai confini Uk, «però al momento nessun caso è giunto alla nostra attenzione in Italia - ribadisce l'esperto, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all'università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili - La nuova flash survey condotta su campioni raccolti ieri, 4 aprile», coordinata dall'Istituto superiore di sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il ministero, Regioni e Province autonome, «pur nella limitatezza dei numeri ci darà un'idea più precisa di come si sta evolvendo il virus» e il suo parco varianti. 

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