I tumori sono contagiosi? La risposta arriva da uno studio internazionale senza precedenti, pubblicato sulla rivista Nature e coordinato dal Dipartimento Cibio dell'Università di Trento. I ricercatori hanno esaminato il modo in cui i batteri vengono trasmessi tra generazioni (trasmissione verticale) e tra persone che vivono a stretto contatto tra loro, come partner, figli o amici (trasmissione orizzontale). In totale, hanno analizzato più di 9.000 campioni di feci e saliva di partecipanti in 20 paesi e in tutti i continenti del mondo.
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Tumori contagiosi? Come e cosa sappiamo
Perché i tumori sarebbero contagiosi? I microrganismi che formano il microbiota intestinale - cruciale per la nostra salute - passano non solo da madre a figlio, ma anche tra partner e coinquilini con una coabitazione duratura, con possibili implicazioni per la trasmissibilità di malattie da sempre considerate non contagiose, come diabete, tumori e problemi cardiovascolari.
La nuova prospettiva
Si apre dunque la prospettiva di capire come si ricevano le specie microbiche associate al rischio di malattie cardiovascolari, diabete, cancro e altre patologie.
"These exciting results highlight the potential to harness the gut microbiota to prevent or slow the progression of AD and other tauopathies and raise awareness about the potential long-term effects of early-life diet"https://t.co/c4Xh83gekQ
@Tan_ee_Ya @YuemingLiLab pic.twitter.com/lLz2meYgR0— Eric Topol (@EricTopol) January 14, 2023
Lo studio
Lo studio si basa sull'analisi di oltre 9000 campioni di feci e saliva da persone in 20 paesi del mondo.
Las interacciones sociales dan forma a la composición de nuestra microbiota, según un estudio con investigadoras del CSIC (@iata_csic ). Su alteración se relaciona con enfermedades como la diabetes y el cáncer, entre otras
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La trasmissibilità
Ormai diversi studi hanno confermato che diverse patologie (malattie cardiovascolari, diabete, alcuni tumori) sono riconducibili in parte a una composizione alterata del microbioma, sottolinea Segata: «se il nostro partner ha una dieta pessima - spiega - che altera in negativo il suo microbioma, dobbiamo renderci conto che questo potrebbe avere, almeno in parte, conseguenze anche sul nostro stesso microbioma». In futuro quindi gli scienziati studieranno i microrganismi più trasmissibili, che sono emersi essere quelli più resistenti all'ambiente esterno, microrganismi in parte ancora senza nome ma con un ruolo potenzialmente nevralgico per molte malattie, spiega la prima autrice Mireia Valles-Colomer. Questo potrebbe consentire lo sviluppo di interventi mirati (con probiotici, trapianto fecale) che, modificando la composizione del microbioma, evitino e aiutino a curare diverse malattie.