Tumori, in Italia si muore meno che in Europa (ma rischio doppio per i malati di Covid): il report Aiom-Iss

Tumori, in Italia si muore meno che in Europa (ma rischio doppio per i malati di Covid)
Tumori, in Italia si muore meno che in Europa (ma rischio doppio per i malati di Covid)
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 11:46 - Ultimo agg. 24 Marzo, 18:05
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Nel 2021, in Italia si muore di cancro meno rispetto alla media Ue: -13% negli uomini e -10% nelle donne, e migliora la sopravvivenza. Sono stimate infatti 181.330 morti per neoplasie (100.200 uomini e 81.100 donne), 1870 in meno sul 2020. Il rischio di morte è tuttavia raddoppiato per i malati oncologici con infezione Covid (è maggiore di 1,6 volte rispetto ai pazienti oncologici negativi) e la pandemia pesa anche sull'assistenza perché si osservano neoplasie in fase sempre più avanzata ed il numero delle operazioni chirurgiche nel 2020 è in calo rispetto al 2019. Emerge dal Rapporto Aiom-Iss sui numeri del cancro in Italia 2021.

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Il quadro è tracciato nel volume "I numeri del cancro in Italia 2021", presentato oggi all'Istituto Superiore di Sanità e frutto della collaborazione tra Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Registri Tumori Italiani, Siapec-Iap, Fondazione Aiom, Passi, Passi d'Argento e Ons.

Emerge dunque un dato in miglioramento ma si sottolinea al contempo come nella fase post Covid, si registrino più neoplasie al seno e colon operate in stadio già avanzato.

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I numeri del cancro in Italia 2021

L'alto livello dell'assistenza oncologica in Italia è evidenziato dalle percentuali di sopravvivenza a 5 anni, che migliorano per tutte le neoplasie attestandosi al 59% negli uomini ed al 65% nelle donne (rispetto al 54% e 63% della rilevazione precedente aggiornata al 2015). In sette sedi negli uomini ed in otto nelle donne le sopravvivenze si attestano su valori molto elevati, fino al 96,2% dei carcinomi tiroidei nelle donne e al 93,2% nel testicolo. Il rischio di morte è però raddoppiato per i malati oncologici con infezione da SarsCoV2. A causa dei ritardi nelle diagnosi e negli interventi chirurgici dovuti alla pandemia, si osservano inoltre neoplasie in fase sempre più avanzata, come emerge da un'indagine che ha coinvolto 19 anatomie patologiche. Nel 2020 sono stati eseguiti 5758 interventi chirurgici alla mammella e 2952 al colon-retto. Il numero delle operazioni è in calo rispetto al 2019 (-805). E le dimensioni della malattia al momento dell'intervento spesso sono maggiori di quelle rilevate nel periodo pre-Covid. Il calo dei tumori operati è stato del 32% per il colon-retto e dell'11% per la mammella.

La sopravvivenza nel nostro Paese, afferma Giordano Beretta, Presidente Aiom, «è allineata ai livelli più alti osservati in Europa. In Italia, aumentano sempre più le persone vive dopo la diagnosi, nel 2020 erano circa 3,6 milioni, con un incremento del 36% rispetto al 2010. In sei sedi tumorali le sopravvivenze sono, però, ancora inferiori al 30%, con il cancro del pancreas fanalino di coda all'11% in entrambi i sessi. Inoltre, negli uomini la generale diminuzione della mortalità rispecchia la riduzione dei decessi per tumori dovuti al fumo. Ma vanno incrementate le campagne contro l'epidemia delle neoplasie tabacco-correlate nelle donne».

Speranza: «500 milioni per recupero prestazioni»

Lo scenario determinato dall'epidemia da Sars-CoV-2 «ha causato un rallentamento nell'attuazione dei programmi di screening, soprattutto durante le fasi iniziali dell'emergenza. Ciò ha comportato effetti sulle diagnosi precoci di molte patologie, tra cui quelle tumorali. Per favorire il recupero delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, il ministero della Salute ha promosso un finanziamento straordinario di circa mezzo miliardo, mettendolo a disposizione delle Regioni. Nel decreto legge sostegni-bis la durata di tale intervento è stata estesa per tutto il 2021. È solo un primo passo. Serviranno ancora altre risorse». Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella prefazione del libro "I numeri del cancro in Italia 2021" presentato oggi all'Istituto superiore di sanità.

L'undicesima edizione della pubblicazione "I Numeri del Cancro in Italia", sottolinea Speranza, «conferma una generale diminuzione dei tassi di mortalità per diverse neoplasie, da ricondurre in particolare agli importanti avanzamenti diagnostici e terapeutici compiuti negli ultimi anni. Si tratta di un segno tangibile dell'importanza delle nuove tecnologie e dei progressi scientifici nella tutela della salute e nella costruzione di una sanità pubblica sempre più efficiente e di prossimità».

Brusaferro: «Risorse governo impatteranno su incidenza»

«Le risorse che il nostro governo sta mettendo in atto anche con il Pnrr sono elementi fondamentali che possono impattare significativamente anche sull'incidenza dei tumori». Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla presentazione del volume "I numeri del cancro in Italia 2021". «Le conoscenze che oggi abbiamo sono moltissime e ci sono risultati importanti per molte patologie tumorali mentre per altre c'è ancora da lavorare. Importante - ha sottolineato Brusaferro - è anche l'approccio one health, cioè unitario, perché spesso l'ambiente che ci circonda ha un'interazione sulle patologie tumorali». 

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