L'annuncio roboante dell'arrivo in Italia di 500mila dosi di vaccino Moderna. Ma sono sempre troppo poche, ancora. E negli altri paesi europei il ritmo di approvvigionamento dei vaccini anti Covid non è più veloce. Per questo, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha stigmatizzato la lentezza della campagna vaccinale in Europa.
l ritmo delle vaccinazioni anti Covid in Europa è di una lentezza «inaccettabile», ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Non solo. L'OMS ha rilevato che l'attuale impennata dei casi di coronavirus in Europa è «la più preoccupante» da diversi mesi.
«Solo 5 settimane fa, il numero settimanale di nuovi casi in Europa era sceso a meno di 1 milione, ma ora la situazione della Regione è più preoccupante di quanto non si sia visto in ultimi mesi. Ci sono rischi associati all'aumento della mobilità legati agli incontri delle festività religiose».
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L' Oms Europa segnala che «in tutta la Regioni sono 50 i Paesi che hanno segnalato la variante inglese che ora è diventata predominate». I nuovi casi sono in aumento «in ogni fascia d'età - evidenzia l' Oms Europa - tranne che in quella sopra gli 80 anni. Una fascia in cui si vede l'impatto delle vaccinazioni con un costante calo dei casi e una percentuale decrescente di morti per Covid-19 dall'inizio del 2021». A preoccupare gli esperti sono le varianti del coronavirus.
«È fondamentale limitare la trasmissione attraverso azioni di controllo della malattia - precisa Nitzan - E oggi, rispetto a un anno fa, abbiamo test e e sistemi di tracciamento migliori, una condivisione delle informazioni più rapida e sappiamo molto di più su come prendersi cura dei malati gravi».
Perché l'Europa è lenta? «Ad oggi solo il 10% della popolazione della Regione ha ricevuto 1 dose di vaccino e il 4% ha completato l'immunizzazione». Lo sottolinea sempre l'Oms. «C'è un rischio considerevole che le vaccinazioni in corso forniscano un falso senso di sicurezza alle autorità e alle persone e questo comporta un pericolo». Lo ha spiegato Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, in una nota. Kluge invita i Paesi «a condividere le dosi di vaccini in eccesso con chi ne ha bisogno».